Pesaro, molestò 13enne ed è libero
La famiglia: «Viviamo nella paura»

Pesaro, molestò 13enne ed è libero La famiglia: «Viviamo nella paura»
2 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Luglio 2016, 11:27
PESARO - L’artigiano molestatore patteggia due anni per abusi su minore, torna libero e la famiglia della vittima insorge per una sentenza ritenuta «irrisoria» di fronte ad accuse del genere. Il caso risale al 2015, quando un 40enne riparatore di biciclette del centro storico, era stato arrestato con l’accusa di molestie e abusi su minori. L’uomo avrebbe passato pomeriggi nella sua bottega insieme ad alcune ragazzine, offrendo loro merendine, bibite, ricariche e wi-fi. L’attenzione dell’uomo si era concentrata in particolare su una di esse, all’epoca 13enne, che poi ha fatto scoppiare il caso dopo che un’amica l’ha convinta a denunciare tutto. Ieri l’artigiano, difeso dall’avvocato Isabella Pasqualini, ha patteggiato due anni per abusi su minori con l’aggravante d corruzione. L’uomo, fino a ieri agli arresti domiciliari, è tornato subito o libero con il solo obbligo di firma. Un finale che alla vittima e ai familiari suona beffardo. E inquietante.
La madre è scoppiata in lacrime mentre sale la rabbia del padre: «Provo, anzi proviamo, un senso di frustrazione e paura. Adesso, dopo questa sentenza, mia figlia sarà costretta a vivere da reclusa, costretta in casa dal terrore di incontrare nuovamente quell’uomo. Siamo amareggiati ed abbiamo timore: già un volta è capitato che quella persona seguisse nostra figlia ed ora è di nuovo a piede libero. Questa sentenza la viviamo come un atto di giustizia negata». L’avvocato della famiglia, Elena Fabbri, del Foro di Rimini, spiega;. «La ragazzina e la sua famiglia si sono sentiti abbandonati. La sentenza è davvero irrisoria di fronte alla gravità dei fatti contestati e mai negati dall’imputato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA