PESARO - Sono stati 10 minuti di delirio meteo, ma concentratissimi, lunghi abbastanza per scatenare su Pesaro una tempesta di acqua e grandine di potenza tale da restare nelle memorie cittadine. Un diluvio di chicchi bianchi talmente inaspettato che ha regalato scorci di Pesaro che sembravano pennellate di cartoline natalizie. Bella e suggestiva la coltre candida, peccato che ieri fossimo il 12 maggio, più vicini a un’estate al mare che ai regali sotto l’albero. Intorno alle 16 la città è stata colpita da una violentissima bomba d’acqua, la seconda nel giro di nemmeno 24 ore.
E ancora una volta Pesaro è stata colpita a macchia di leopardo.
Straniante l’effetto sulla spiaggia con le attrezzature ancora da montare che spuntavano in mezzo al manto candido. «Sono passato in piazza del Popolo e mi sembrava di stare a Cortina» scherzava in tarda serata l’assessore all’Operatività Enzo Belloni che da subito si è mosso con il Centro operativo e la Protezione civile. «C’erano 15 uomini al lavoro per tamponare l’emergenza - prosegue - impegnati insieme ai Vigili del fuoco e ai tecnici di Marche multiservizi. Ci sono stati disagi, ma per fortuna in poche ore tutto si è risolto e non sono stati riscontrati danni particolari. Anche il fiume Foglia, che abbiamo controllato dall’altezza di Torraccia, non ha avuto problemi di contenimento. Siamo tornati anche a Villa Ceccolini, gli uomini del Comune avevano ripulito già dalla notte le strade, ma dalla collina è continuata a tracimare fango. Continueremo nei controlli, ispezionando soprattutto le caditoie».
«La macchina operativa ha funzionato benissimo - ha commentato il capogruppo Pd Anna Maria Mattioli -, in grado di intervenire con tempestività e bene organizzata. Si è trattato di una bomba d’acqua di portata eccezionale». Un finale da sospiro di sollievo per un inizio da tregenda. Le strade di collegamento tra un quartiere e l’altro in pochi minuti si sono trasformate in fiumi di acqua, lo stesso per i sottopassi inondati e impraticabili. Decine e decine i garage delle abitazioni allagate, così come scantinati e seminterrati. La pioggia ha fatto cadere anche diversi alberi in particolare in zona stazione, al porto e al mare e sulla provinciale 44. I
l Curvone della statale 16 era diventato una piscina e la circolazione è stata difficile per diverso tempo anche in altre strade. Sempre in zona mare ci sono stati diversi blackout mentre in serata i Vigili del fuoco stavano verificando le condizioni di alcuni negozi e locali in via Branca. Disagi tanti dunque, ma danni per fortuna contenuti, anche le auto parcheggiate in strada, nonostante la fittissima grandinata che ha lasciato tracce fino a sera inoltrata, non sono state lesionate nella carrozzeria, e questo perché si è trattato di chicchi piccoli che hanno limitato l’effetto proiettile. Il cambiamento climatico
«Una precipitazione potentissima di acqua e grandine è caduta in pochi minuti in una parte di città - ha postato ieri pomeriggio il sindaco Matteo Ricci - Gli allagamenti risultano in via Cavour, via Mameli, Campo Sportivo, sottopasso Cappuccini, sottopasso di via Rossi, via Madonna di Loreto e zona Calcinari. Verifiche anche in via Lago Trasimeno, strada Micaloro, via Passeri. Tutti i mezzi della protezione civile e dei vigili urbani sono in movimento. Per fortuna non ci risultano danni a persone. Purtroppo stiamo assistendo sempre più a fenomeni tropicali, temo che il cambiamento climatico sia più veloce di ciò che immaginiamo».