Gasdotto dalla Puglia a Villa Ceccolini, così il Gnl raggiungerà l’impianto Fox

I silos della Fox che saranno abbattuti
I silos della Fox che saranno abbattuti
di Silvia Sinibaldi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Maggio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 10:35
PESARO «Un importante progetto di riconversione degli attuali serbatoi Fox di proprietà della famiglia Berloni presentato mesi fa al sindaco e alla sua maggioranza, per la trasformazione del sito che corre lungo via Senigallia nella zona industriale Tombaccia. Gli attuali vistosi serbatoi – commenta la capogruppo Pd Anna Maria Mattioli, il giorno dopo l’audizione dei vertici di Fox Petroli in commissione Ambiente - verranno in parte rimossi e i rifornimenti arriveranno tramite un gasdotto; avremo finalmente un nuovo e più arioso skyline per quell’area».  


La destinazione


Resterà la “destinazione energetica” con la conversione da depositi petroliferi a gas naturale liquefatto, messo in rete attraverso due stazioni di pompaggio fino alle utenze domestiche ed industriali.«Un’operazione - aggiunge Mattioli - che richiede un ingente investimento per la famiglia Berloni e che rientra nella valutazione di impatto ambientale, tanto che il piano è stato sottoposto all’attenzione e parere di tutti gli enti locali da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica». Questa riqualificazione si aggangia a un progetto nazionale ovvero a quello della realizzazione del gasdotto che parte dalla Puglia e passerà per Villa Ceccolini: proprio da qui attraverso una stazione di pompaggio, che il gas liquefatto raggiungerà gli impianti della Fox. Si andranno così ad eliminare 130mila metri cubi di deposito petrolifero sostituiti da due linee di liquefazione del metano per 140mila tonnellate di gas; saranno rimossi anche 15mila metri cubi dei depositi di riserva sostituiti da 2mila metri cubi per lo stoccaggio del gas, con una generale trasformazione di tutta l’area con maggior decoro e riqualificazione generale.


L’iter già compiuto


La capogruppo Mattioli ricapitola l’iter del progetto nelle fase precedenti l’audizione di martedì. « Presentato al Ministero il 17 marzo scorso, il progetto che gode anche dei finanziamenti del Pnrr, con richiesta agli stati europei di mettere in atto una vera e propria transazione ecologica attraverso il passaggio da combustibili fossili a combustibili bio senza emissione di inquinanti; è ora al vaglio della commissione tecnica e all’attività istruttoria partecipa anche un rappresentante regionale nel caso si fosse verificato una situazione di inerzia in quanto il capo dipartimento dello Sviluppo Sostenibile ha potere sostitutivo».

Ma anche il Comune, la Provincia, il Parco Naturale San Bartolo vista la vicinanza con Villa Caprile e dunque il Ministero del Beni Culturali per la verifica degli eventuali siti archeologici stanno al momento verificando la Valutazione di Impatto Ambientale (Via.) per il Nulla Osta di Fattibilità (Nof.) 


La trasformazione


Con la trasformazione dell’impianto, che lavorerà 24 ore su 24 e sette giorni alla settimana movimentando 400 tonnellate di gas liquido al giorno. Dunque migliorerà la qualità dell’aria e dell’ambiente, grazie alle dimensioni ridotte del sito, alla riduzione dello stoccaggio (al massimo per il weekend, in quanto i mezzi di trasporto sono in fermo) e alla distanza dell’area stessa dalle abitazioni con un raggio di 200 metri. Inoltre la zona sarà circondata da barriere di sicurezza e da controlli costanti del piano di esondazione della zona circostante. 
«Quanto alla demolizione parziale e , ricostruzione - aggiune Mattioli - al posto degli attuali 15 serbatoi a stoccaggio verticale verranno impiantati 5 piccoli e solo 4 grandi: con implementazione del sistema antincendio molto vasto e altamente sicuro su tutto l’impianto con sistemi di rilevamento Fire & Gas; valutazione paesaggistica e idraulica, studio acustico e sulla sicurezza, verifica geologica sul suolo e sottosuolo, idrogeologico, biodiversità, impatto sulla popolazione, salute umana e dell’atmosfera».


Il potenziamento


Il tutto prevede anche l’aumento di posti di lavoro, dalle 45 unità odierne a circa 65, con il potenziamento anche di tutto l’indotto del tessuto economico diretto ed indiretto, con personale altamente qualificato ed operativo, per carico-scarico mezzi pesanti, addetti alla sicurezza, tecnici dei sistemi di controllo degli impianti, incremento della logistica, con la stretta collaborazione con l’Università di Pesaro e la facoltà di Ingegneria, tanti punti a favore di questo progetto ambientale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA