«Vibrano i palazzi, per noi condomini è un incubo la Cittadella dello sport». I residenti del Lungofoglia incontrano l’impresa

«Vibrano i palazzi, per noi condomini è un incubo la Cittadella dello sport». I residenti del Lungofoglia incontrano l’impresa
«Vibrano i palazzi, per noi condomini è un incubo la Cittadella dello sport». I residenti del Lungofoglia incontrano l’impresa
di Thomas Delbianco
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 07:28

PESARO - «Forti vibrazioni nei nostri appartamenti causati dal cantiere dell'impianto sportivo di Villa San Martino». I residenti inviano un esposto e incontrano la ditta: «L'impresa ha assicurato maggiore cautela, controlleremo e nel frattempo verificheremo se ci sono danni alle case». Un volantino, con avviso urgente, è comparso nei giorni scorsi agli ingressi principali dei condomini appartenenti al residence Lungofoglia di Villa San Martino.

«In seguito alle segnalazioni dei condomini, circa la rilevazione di vibrazioni di forte entità prodotte dal cantiere Cittadella dello Sport di via Togliatti», riporta l'avviso dell'amministrazione condominiale, la quale comunica poi, nella stessa lettera, di aver «inviato numerosi esposti al Comune di Pesaro, autorità competenti e all'azienda appaltatrice».

Che cosa succede

L'impresa (la Pretelli di Urbino ha appaltato l'intervento), come si legge nel volantino, ha dato riscontro chiedendo un sopralluogo congiunto presso il condominio.

Appuntamento fissato per ieri mattina alle 10. Al summit, oltre ai tecnici della ditta appaltatrice dell'intervento, una quindicina di residenti del residence Lungofoglia. Gli abitanti presenti all'incontro hanno esposto verbalmente agli operatori della ditta, le forti vibrazioni alle pareti degli appartamenti che avvertono quotidianamente in concomitanza con i lavori, oltre a sostenere che quei lavori non sarebbero dovuti partire, per la presenza nel terreno, come hanno sostenuto, di un sistema fognario e acquifero che potrebbe comportare problemi in presenza di edificazioni sovrastanti.

Un aspetto che andrà comunque verificato. Sul fronte delle vibrazioni, l'impresa ha assicurato maggiore cautela nelle prossime lavorazioni, con l'obiettivo di ridurre l'entità delle vibrazioni. Gli abitanti, dal canto proprio, hanno lasciato l'incontro con la volontà di monitorare quello che succederà d'ora in poi, e verificare se davvero le vibrazioni saranno meno intense. Ma nel frattempo, procederanno ad un verifica delle condizioni strutturali degli stabili civici per valutare la presenza di eventuali danni causati dalle vibrazioni fin qui prodotte dal cantiere.

L'intervento consiste nella realizzazione della nuova palestra che diventerà sede del Centro Federale del Basket. I lavori iniziati lo scorso 20 settembre dureranno circa un anno (desumendolo dal cronoprogramma indicato anche nel cartellone dei lavori). In quella che diventerà la futura cittadella del basket, con i 4,4 milioni di euro finanziati dal Pnrr "Sport e inclusione sociale" (compresa l'integrazione del Foi), è prevista la realizzazione di una struttura coperta polifunzionale da adibirsi a campo di allenamento o per agonismo basket e attività motorie, corredata di tribune e spogliatoi; uffici, sala riunioni e convegni; museo del basket; sala fitness e riabilitazione e spazi funzionali; sala infermeria; spazi esterni; campo da allenamento. Resta aperto il nodo della piscina Penathlon. Inizialmente sembrava che le risorse del Pnrr sarebbero riuscite a coprire anche il completamento dell'impianto, che continua a lavorare nella parte dedicata alle attività natatorie con la società Nuova Sportiva di Ferrara, ma con spazi al piano terra e superiore ancora sfitti. Poi, l'aumento dei costi dei materiali e una serie di valutazioni effettuate dai tecnici, hanno "tirato fuori" dal pacchetto Pnrr l'intervento. Quello che è stato definito "il caso della piscina Facchini di via Togliatti" era emerso con forza a inizio ottobre con le dichiarazioni al vetriolo del presidente di Casa Vuelle Luciano Amadori sulla situazione di stallo.

Gli intoppi

«Noi abbiamo preso questo impegno, abbiamo partecipato a questo bando che abbiamo vinto, perchè ci erano stati garantiti 2,5 milioni. Se i lavori non partono, non possiamo andare a rubare i soldi - aveva proseguito Amadori - C'era stata una conferenza stampa del sindaco nella quale si prendeva l'impegno di completare l'impianto. Abbiamo trovato il gestore della piscina, dobbiamo mettere dentro la fisioterapia, la palestra, il bar-ristorante, ma qui servono i soldi». Nelle stesse ore la situazione si era complicata anche in seguito alle dichiarazioni del Presidente del Consorzio Pesaro Basket Franco Arceci: non aveva nascosto affatto i problemi, sostenendo che «servono tra 2 e 2,5 milioni di euro per finire tutto, ma soldi, tempi e modalità non sono ancora chiari».

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