Assembramento in piazza dei no mask, la polizia vigila. Per tutti scatta la sanzione

La manifestazione dei no mask
La manifestazione dei no mask
di Eleonora Rubechi
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Domenica 21 Marzo 2021, 07:55

PESARO - Il World wide rally for freedom and democracy, la manifestazione mondiale organizzata prettamente su Telegram e altri canali anti Zuckerberg, è sbarcata anche a Pesaro: nel primo pomeriggio di ieri circa 40 manifestanti, rigorosamente senza mascherina e senza rispettare il distanziamento, si sono dati appuntamento in piazza del Popolo, davanti al Comune, per manifestare il loro dissenso contro le restrizioni e le norme anticontagio.

Nel mirino anche stampa e televisione, accusate di dare spazio al terrorismo sanitario; non mancano gli slogan no vax e sulla pericolosità della medicina tradizionale, oltre ad appelli alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Verso il termine del sit-in, intonando il coro di “Libertà! Libertà”, i manifestanti si sono riuniti in un girotondo culminato in un abbraccio collettivo alla faccia di distanziamento e dei divieti di assembramento e in un applauso rivolto anche alle forze dell’ordine, anch’esse ritenute “vittime del sistema”, le quali hanno proceduto all’identificazione di tutti i presenti mentre in Piazza risuonavano le note di “The House of the Rising Sun” e le parole del Discorso all’umanità tratto da “Il Grande Dittatore”.

La sanzione
Per tutti i partecipanti è prevista regolare sanzione per non avere rispettato i dispositivi anti Covid. Non sono mancate le resistenze: qualche intervenuto si è rifiutato di fornire i propri dati, affermando la legittimità delle proprie azioni e reiterando la propria posizione nei confronti di un sistema politico corrotto e lontano dai diritti inalienabili dei cittadini; ma la maggior parte degli intervenuti non è sembrata preoccuparsi della presenza di polizia e carabinieri.

Va detto che il sit- in o flash mob che dir si voglia si è tenuto a nemmeno di 24 ore dell’appello lanciato dal prefetto che, annunciando controlli più rigorosi nel fine settimana, ha invitato tutti a tenere dei comportamenti più responsabili e scrupolosi.

Un appello che riguardava soprattutto il Pesarese perchè i contagi non stanno diminuendo e l’ospedale Marche Nord è al limite.

Nello specifico il bollettino regionale dei contagi da covid-19 del 20 marzo riportava 856 nuovi contagi, di cui 227 nella provincia di Pesaro- Urbino, la più colpita insieme ad Ancona; è di venerdì il triste primato di 20 decessi, il numero più alto registrato nelle Marche nel primo trimestre del 2021.

La teoria del complotto
Ma c’è chi dubita e teorizza. Nessuno dei partecipanti è stato allontanato dalla piazza, e la manifestazione - che era stata autorizzata - è potuta proseguire fino al termine previsto, le 17, quando gli organizzatori hanno arringato la piccola “folla” sciorinando una serie di teorie già note nella rete “non ufficiale”: in breve la pandemia non è quella che ci descrivono, è tutta colpa dello Stato, dei politici e dei media.

«Siamo qui uniti nel nome della libertà - hanno affermato- a ribadire i diritti inalienabili. Sono parole che troviamo nella Costituzione. Abbiamo un impegno, un impegno mondiale, a cui tutti siamo chiamati: ci troviamo in una dittatura mediatico-sanitaria da combattere. Il problema di fondo è la legalità, non certamente la salute. Pochissimi sanno quali sono i propri diritti: è così che è stato possibile dare vita la colpo di Stato che stiamo vivendo adesso sulla nostra pelle, suffragata dalle tv».

E ancora: «Le mascherine sono inutili per filtrare il virus, nonché dannose per la respirazione. Non è possibile che ci siano ancora pandemie nella nostra epoca: lo scambio di virus tra continenti ha reso possibile il rafforzamento del nostro sistema immunitario; non si tratta di pandemia, ma solo di politica». L’intrigo è dietro l’angolo. Subito dopo la piazza.

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