MAROTTA - Presi con un telefono rubato nascosti in un negozio: i carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato due persone di origine straniera. A finire nei guai sono stati due giovani di 18 e 19 anni domiciliati a Marotta, originari di Polonia e Russia. Allertati nella notte da una guardia giurata notturna, i militari sono intervenuti prontamente su segnalazione di un furto in un negozio che si occupa di vendita di oggetti sanitari.
I precedenti
Altri furti ai danni degli esercizi commerciali erano stati segnalati nei giorni precedenti anche in una pasticceria. In un caso una vetrina era stata colpita e infranta. I carabinieri hanno pedinato e seguito i due malviventi e l’altra notte in collaborazione con una guardia giurata li hanno trovati all’interno di un negozio e in possesso di un telefono cellulare risultato rubato. Posti agli arresti, incensurati, sono stati entrambi destinati ai domiciliari. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del radiomobile di Fano congiuntamente con i militari della stazione dell’Arma di Monte Porzio.
L’altra sera nel frattempo i carabinieri sono dovuti inoltre intervenire su segnalazione di una residente di via Vandali che al ritorno dal lavoro si è vista la casa rovistata dai ladri. Pochi gli oggetti preziosi mancanti, i ladri sono entrati dal portone d’ingresso fuggendo probabilmente a piedi per le campagne. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Mondolfo. Altri furti tentati o messi in atto hanno riguardato altre tre abitazioni della cittadina cesanense. I residenti sollecitano possibilmente maggiori controlli di polizia locale e carabinieri e l’installazione di telecamere di videosorveglianza in città.
Un residente di via Vandali, strada già colpita in passato dai raid, si dice preoccupato: «Ci è capitato più volte di notare persone o volti non del posto e non siamo tranquilli. L’altra sera quando hanno rubato dalla vicina di casa abbiamo ripensato a certi episodi accaduti ultimamente. È capitato che ci venissero a suonare alla porta di mattina ma poi alla porta non trovavamo mai nessuno».