FANO - Atti persecutori nei confronti della ex convivente e della figlia, 78enne viene rinviato a giudizio. Ieri l’udienza preliminare in tribunale con l’uomo accusato di aver minacciato e molestato la minorenne e la madre con appostamenti e pedinamenti nei luoghi da loro frequentati, persino a scuola. Le due sono piombate in uno stato d’ansia e preoccupazione tale da cambiare le abitudini di vita. Avrebbero anche bloccato il telefono per evitare chiamate. E persino parcheggiato l’auto lontano da casa per non far sapere che fossero all’interno.
Tra gli episodi contestati i pugni sbattuti contro il portone di casa, gli appostamenti sulla panchina, sotto il balcone per vedere la figlia. Tra le accuse anche quella di mancata esecuzione di un provvedimento del giudice. Reato legato al fatto di aver avvicinato la minore al di fuori degli incontri protetti stabiliti, avvicinandola in centro storico a Fano. L’avvocatessa del 78enne Alessandra Angeletti parla di «un quadro molto complesso che approfondiremo in sede dibattimentale. Chiariremo i vari punti, il mio assistito è emotivamente molto provato dalle accuse».