Quest’ultimo, 53enne pesarese, forse impaurito dalla situazione generale di confinamento e infastidito da quella presenza di fianco al suo terreno lo ha avvicinato con una pistola a salve e gli ha intimato di andarsene. Il giovane non ci ha pensato troppo e per raffredare la reazione inaspettata si è allontanato. Ma l’episodio si è ripetuto una ventina di giorni dopo. Le misure di contenimento avevano già avuto un allentamento, così il giovane ha pensato di tornare a fare esercizio fisico. Ma il vicino lo ha visto e gli ha detto: «Adesso vado a prendere qualcosa dentro e poi arrivo». Neanche a dirlo, è tornato fuori con una pistola Bruni scacciacani, ma il giovane alla vista del fare minaccioso era scappato per evitare guai. Poi però lo ha denunciato e il 53enne è finito a processo. Ieri mattina, difeso dall’avvocato Luca Garbugli, ha estinto il reato dopo aver svolto 95 ore di lavori socialmente utili. E’ stato impiegato in un’opera di confezionamento di pacchi in una cooperativa del territorio, la T41. E ha anche risarcito la vittima di 200 euro.
Pesaro, corre durante il lockdown e il vicino lo minaccia con la scacciacani: denunciato, sconta il reato con lavori utili
di Luigi Benelli
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 12:40
Quest’ultimo, 53enne pesarese, forse impaurito dalla situazione generale di confinamento e infastidito da quella presenza di fianco al suo terreno lo ha avvicinato con una pistola a salve e gli ha intimato di andarsene. Il giovane non ci ha pensato troppo e per raffredare la reazione inaspettata si è allontanato. Ma l’episodio si è ripetuto una ventina di giorni dopo. Le misure di contenimento avevano già avuto un allentamento, così il giovane ha pensato di tornare a fare esercizio fisico. Ma il vicino lo ha visto e gli ha detto: «Adesso vado a prendere qualcosa dentro e poi arrivo». Neanche a dirlo, è tornato fuori con una pistola Bruni scacciacani, ma il giovane alla vista del fare minaccioso era scappato per evitare guai. Poi però lo ha denunciato e il 53enne è finito a processo. Ieri mattina, difeso dall’avvocato Luca Garbugli, ha estinto il reato dopo aver svolto 95 ore di lavori socialmente utili. E’ stato impiegato in un’opera di confezionamento di pacchi in una cooperativa del territorio, la T41. E ha anche risarcito la vittima di 200 euro.
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