Pesaro, Zaccarelli ora contrattacca
«Storia fantascientifica ma mi rifarò»

Da sinistra Giorgia Lepore, Fabio Di Lucera e Antonella Zaccarelli
Da sinistra Giorgia Lepore, Fabio Di Lucera e Antonella Zaccarelli
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Domenica 11 Giugno 2017, 18:42
PESARO - «Mi hanno reso la vita invivibile, ma il rapporto con mio marito (Alberto Drudi, presidente della Camera di Commercio, ndr) non ne ha risentito, tutt’altro, si è fortificato e lui mi è vicino». Antonella Zaccarelli si difende dall'accusa di aver organizzato un piano per dare fuoco a Fano Tv.

«Questa è una storia assurda, fantascientifica - protesta -, non hanno nessuna prova in mano, ma mi rifarò su chi mi ha tirato in mezzo e mi ha creato tanti danni». L'ex manager della Fiera di Pesaro si presenta in redazione con l’amica Giorgia Lepore, secondo la pm dell’inchiesta sull’incendio all'emittente televisiva mandante e intermediaria dell’attentato del 23 marzo scorso, avvenuto durante la messa in onda del telegiornale delle 20,30, il cui esecutore sarebbe Fabio Di Lucera.

Zac, come la chiamano gli amici e la stessa Giorgia, racconta, spiega, mostra. E dietro la patina di affaticamento, che le ha indubbiamente procurato l'indagine, non tarda a emergere il carattere di sempre, quella tempra tenace e determinata che la contraddistingue.

Antonella Zaccarelli dice di subire attacchi di panico e di aver perso il lavoro di dirigente presso il nuovo megastore Bricofer. «Quando è esploso il caso e ho subito la perquisizione - ricorda - mi hanno detto di prendere qualche giorno di riposo, sono stata anche contenta perché i fatti mi avevano travolta ma poi mi è arrivato l’avviso del mancato superamento del periodo di prova, a me, con la mia esperienza».

E' noto come i tre indagati neghino il disegno criminoso, che secondo polizia di Stato e procura della Repubblica nascerebbe da una relazione extraconiugale di Zaccarelli con un collaboratore di Fano Tv. Relazione che lui avrebbe interrotto suscitando la reazione ostile della donna, che si sarebbe spinta fino ad assoldare Di Lucera per dare fuoco all’emittente tv.

Secondo gli atti noti, l’accusa si regge solamente sui tabulati telefonici, che tra febbraio e marzo indicano 5 telefonate tra Zaccarelli e Di Lucera (gli altri sono sms), 3 delle quali proprio il 23 marzo. E su quell’insolita conoscenza tra una signora di un certo rango sociale, appunto moglie del presidente della Camera di Commercio, e un giovane che aveva scontato una pena detentiva per fatti di droga.

In realtà, è già emerso che i tre si conoscevano e si frequentavano per la comune passione per i cavalli. Ora Antonella Zaccarelli aggiunge dettagli: l’incontro avvenuto 3 anni e mezzo fa nel centro ippico “Il destriero” di Tavullia, dove lei portava a scuola di equitazione la nipotina che abita nei pressi, Giorgia Lepore lì lavorava e Di Lucera dava una mano nei permessi diurni durante la pena.

Zaccarelli lo aiutò a recuperare la sua cavalla Lady Lu, ceduta nel Nord Italia da chi l’aveva in custodia. Nacque così un’amicizia, condivisa dalla famiglia di Zaccarelli.

Ma soprattutto la donna nega recisamente il fatto di fondo dell’accusa: la relazione di amante con il collaboratore di Fano tv. Dice che c’era un rapporto professionale, sfociato poi in amicizia e confidenza. «Non abbiamo mai avuto rapporti fisici - rimarca -, mi ha chiesto aiuto varie volte e gli ho dato soldi fino a 10mila euro, i dissapori sono sorti quando ho chiesto di riaverli». Ora lei minaccia querela per diffamazione e danni all’immagine.
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