Il miraggio del campo largo a Fano, Ruggeri (M5S) chiude la trattativa. Minardi (Pd): «Nessuna proposta ricevuta»

Il miraggio del campo largo a Fano, Ruggeri (M5S) chiude la trattativa. Minardi (Pd): «Nessuna proposta ricevuta»
Il miraggio del campo largo a Fano, Ruggeri (M5S) chiude la trattativa. Minardi (Pd): «Nessuna proposta ricevuta»
di Osvaldo Scatassi
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 11:49

FANO Ancora una fumata nera dopo il confronto tra progressisti e centrosinistra, svoltosi a Fano martedì scorso. È stata poi ventilata la possibilità di un ulteriore tentativo, una riunione da convocare domani, ma alla luce dei fatti il recupero dei rapporti risulta al momento un’opzione impraticabile. 

Distanze inalterate

«Chiuso il tavolo di trattativa», afferma infatti Marta Ruggeri, coordinatrice provinciale dei 5 Stelle. A sua volta Renato Claudio Minardi, segretario del Pd locale, conclude che le distanze fra le due parti sono inalterate. Da una parte del tavolo il gruppo dei progressisti e dall’altra una delegazione del centrosinistra, ma la chimica politica non è scattata e la prospettiva dell’alleanza di campo largo si è inabissata per l’ennesima volta. «Nonostante la disponibilità dimostrata da entrambe, coalizione progressista e parte dell’amministrazione uscente, è indubbio che non ci siano le condizioni per continuare un dialogo difficile, ma che era necessario affrontare con onestà e franchezza», esordisce Ruggeri.

La coordinatrice provinciale di M5s elenca poi una serie di fattori che escludono un percorso politico comune: «Il confronto viziato dalla presenza dei candidati alle primarie, e non gestito dalle segreterie dei partiti che ne sono state lasciate volutamente fuori; la volontà di anteporre i nomi ad un progetto; un approccio alla politica diametralmente opposto e modalità molto distanti nel praticarla». Prosegue Ruggeri: «Faccio il mio personale in bocca al lupo ai candidati alle primarie.

Addio senza rimpianti

Nonostante l’amarezza, resta ovviamente aperta la disponibilità al dialogo con il centrosinistra, quello della città, delle forze politiche e sociali democratiche e non unipersonali, delle civiche e di chi non sia arroccato esclusivamente nella difesa di ruoli personali».

Un addio che appare senza rimpianti: «La coalizione è cresciuta in questi giorni e auspichiamo che, a seguito di questa chiusura, possa continuare a crescere», conclude Ruggeri.

Quanto al centrosinistra, il senso della riunione (definita «franca») è stato ricostruito da Minardi. «Non è stata raccolta da parte dei progressisti - argomenta il segretario del Pd fanese - la piena disponibilità dei quattro candidati, e delle rispettive forze politiche, di fare un passo indietro e di riconsiderare le loro candidature a fronte di proposte più valide e competitive da parte dei progressisti. È stata ribadita inoltre la piena disponibilità del centrosinistra ad affrontare un percorso programmatico sul futuro della città. Non sono state fornite né proposte programmatiche né candidature su cui discutere ed aprire il confronto».

Conclusione tranciante

La conclusione di Minardi è altrettanto tranciante: la delegazione del centrosinistra ha «preso atto della netta chiusura e dell’indisponibilità dei progressisti», quindi Cristian Fanesi, Cora Fattori, Etienn Lucarelli e Samuele Mascarin hanno confermato la partecipazione alle primarie per il candidato sindaco del centrosinistra. Una decisione presa perché l’area progressista «pretendeva di rinunciare aprioristicamente allo strumento delle primarie ed azzerare tutte le candidature, senza avanzare proposte».

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