Fossombrone, droga nei circoli:
l'ombra della criminalità organizzata

Fossombrone, droga nei circoli: l'ombra della criminalità organizzata
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Mercoledì 3 Gennaio 2018, 11:11
FOSSOMBRONE - Sull’inchiesta “Circoli viziosi”, che ha portato a una serie di arresti per spaccio e consumo di droga in un paio di ritrovi pubblici di Fossombrone con assuntori da tutta la provincia, spunta l’ombra della criminalità organizzata. Nel periodo natalizio, i carabinieri hanno dato esecuzione ad altre due misure cautelari, dopo i 7 arresti (4 su ordine del gip del Tribunale di Urbino e 3 in flagranza di reato, oltre il primo eseguito durante le indagini) scattati all’alba del 21 dicembre scorso quando un imponente spiegamento di carabinieri e polizia locale soffocò nel territorio le fonti della cocaina a gogò, ma anche di eroina, hashish e marijuana.

I provvedimenti riguardano due indagati estranei alla provincia, non rintracciati in occasione del blitz, che rappresentano il fronte criminale più pericoloso del giro di droga smascherato, sia per il profilo penale, sia per gli sviluppi potenziali dello spaccio con un rischio di infiltrazione criminali anche di stampo mafioso. Il 27 dicembre a Isernia è stato arrestato Daniele Tuono, 36 anni, che secondo l’inchiesta si era inserito nel mercato della droga locale, un soggetto con diversi precedenti di polizia per spaccio che portarono a una condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione, una pena estinta con l’affidamento in prova al servizio sociale per un programma terapeutico. Trasferendosi a Fossombrone dove si faceva chiamare Marco, Tuono avrebbe ripreso a spacciare. Per lui il giudice delle indagini preliminari Egidio de Leone ha disposto in Molise gli arresti domiciliari alla stregua dei forsempronesi Francesco Ferone, Nader Seghaier di origine tunisina, Maicol Truffi e Luigi Marietti (per tutti il pm Irene Lilliu aveva chiesto la custodia in carcere).

La seconda misura cautelare è il divieto di dimora nella provincia di Pesaro Urbino notificato ad Augusto Secci, 36 anni di Roma, rintracciato dai carabinieri la vigilia di Natale a Ostia. Il giudice de Leone di lui scrive «che è gravato da plurimi precedenti penali di consistente gravità, quali associazione di tipo mafioso, rapina, estorsione, detenzione e cessione illecita di stupefacenti» (fu arrestato nel 2005 su ordine del gip di Napoli per un’inchiesta sul clan Mazzarella della camorra, nel 2008 fu condannato dalla Corte d’appello di Napoli a 12 anni di reclusione). Daniele Tuono, dopo un viaggio in auto a Roma, tornò a Fossombrone in compagnia di Augusto Secci. Era insieme a lui in occasione di uno degli episodi più inquietanti ricostruiti dall’inchiesta, quando minacciò un consumatore di coca: «O mi dai i soldi o ti spezzo le gambe». Episodio per cui entrambi sono indagati per estorsione.
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