PESARO - Il piano pandemico Marche Nord, nato per fronteggiare la seconda ondata di Covid, approvato dall’azienda ospedaliera in estate, ma non ancora presentato formalmente alle parti sociali, è stato allo stato attuale quasi completamente rivoluzionato e rimodulato in alcuni suoi punti cardine.
Con l’ultimo riassetto di giovedì ancora in corso, commentano dall’interno operatori sanitari e referenti delle parti sociali, lo stesso piano è ben diverso rispetto all’organizzazione attuale dei reparti “puliti” e “sporchi”.
Il riassetto
Intanto mentre si spostano reparti per recuperare posti letto, la direzione ospedaliera con l’ultima determina del 5 novembre scorso, attiva un servizio di vigilanza armata al Pronto soccorso di Pesaro per il monitoraggio degli accessi esterni in funzione anti assembramento.
Il turn over
Quest’ultimo riassetto interno produce malumori fra gli operatori, infermieri e Oss dei reparti “puliti” che stanno per essere trasferiti nei reparti Covid. Tre traslochi in meno 72 ore. Le voci che filtrano dall’interno vedono più in difficoltà il personale in forza nelle sale intensive. Infermieri e Oss trasferiti nelle rianimazioni appena riconvertite Covid, hanno chiesto alla direzione medico-sanitaria la possibilità di prestare servizio con una turnazione ogni 15 giorni per poi rientrare nelle intensive pulite, e darsi il cambio con altri colleghi trasferiti sempre nelle aree Covid.
Il no dell’Azienda
La direzione Marche Nord non ha al momento accolto la richiesta prevedendo invece una turnazione mensile. Una risposta che lascia un po’ di malumore fra gli operatori, considerando che nelle sale intensive Covid la durata del servizio è di sei ore consecutive, completamente bardati, e a questo si aggiunge il timore di alcuni operatori, che finora avevano sempre operato nel reparti “puliti”, a trattare malati Covid complessi e in più gravi condizioni.
Il servizio
Di pari passo al riassetto in emergenza, la direzione Marche Nord con la determina firmata dalla direttrice Maria Capalbo, affida con contratto temporaneo, un servizio straordinario di controllo degli accessi al Pronto soccorso del San Salvatore alla società Vedetta Mondialpol spa. La determina fa riferimento a un “contratto ponte” con scadenza a fine anno. E tutto, si legge nella determina, a fronte dell’incremento degli accessi in Pronto soccorso per l’emergenza Covid. Si tratta di un presidio armato fisso tutti giorni, dalle 9 alle 20 per gestire al meglio gli accessi, intervenire laddove questi sono impropri o si creano assembramenti e in questo caso, allontanare se necessario, i parenti che accompagnano i pazienti, a cui resta vietato l’ingresso.