La navetta delle famiglie per liberare Sottomonte

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Domenica 23 Luglio 2017, 05:00
ALLA SPIAGGIA/1
PESARO Il popolo delle navette attende. Al parcheggio del San Decenzio arrivano in auto e in bici. Scesi dai propri mezzi, si dirigono verso la fermata dell'autobus, al centro del piazzale. Tutti con un unico pensiero: la spiaggia. Alle 10,35 arriva la navetta che porta al mare di viale Trieste. Qualcuno è già dentro, altri, non molti per la verità, meno di una decina, salgono per conquistare il lungomare.
La più gettonata
L'autista guarda nello specchietto retrovisore, si accorge che sta giungendo un'altra navetta e lascia lo spazio, avviandosi nel proprio percorso. Ecco la navetta per Sottomonte, sicuramente quella più gettonata da chi, per quest'estate ha scelto di andare al mare con i mezzi pubblici e gratuiti dell'Adriabus, pagati anche dai bagnini. Sono le 10,45 di sabato 22 luglio, l'orario coincide perfettamente con quello riportato nella tabella delle fermate. In 27 salgono al San Decenzio. Sottopasso del tribunale, via Gramsci, e alla fermata di piazzale Matteotti ne entrano altri tre. Solo una persona, delle 30 sulla navetta, scende lungo via Flaminia. Tutti gli altri, borse frigo a mano, asciugamani in spalla, e qualche ombrellone portatile, hanno in testa il chiodo fisso della spiaggia. Si attraversa tutta Muraglia, e il pulmino sale verso l'Ardizio, senza più fermarsi. All'interno, i passeggeri chiacchierano, si fanno nuove conoscenze.
Insieme in viaggio
Le voci dei più piccoli animano l'ambiente. E' uno degli elementi che saltano all'occhio. Il target che va per la maggiore è quello di famiglie con bambini, con l'aggiunta di qualche persona più anziana. Non c'è il pienone, tutti trovano un posto a sedere, qualcuno sceglie di restare in piedi, anche se c'è ancora qualche seggiola vuota. «Il servizio è molto comodo, noi lo utilizziamo con frequenza - racconta un giovane papà spesso nel weekend c'è molta gente qui dentro, soprattutto in alcuni orari di punta della domenica». La navetta scende verso Fosso Sejore, è un bambino a dare il segnale: «Vedo il mare, voglio tuffarmi subito». Sarà accontentato pochi minuti più tardi. Imboccata la statale 16, c'è la prima fermata.
Finalmente la meta
Ma è il successivo pit-stop sotto l'Ardizio, all'altezza del primo sovrappasso ferroviario che si incontra nel tragitto, ad alleggerire la navetta. Escono almeno una quindicina di bagnanti. Il resto dei passeggeri scende alla fermata successiva, dove c'è il secondo cavalcavia. Ma la costa di Sottomonte è ancora lunga, il cartello Pesaro non è stato superato, eppure la navetta è già vuota, o quasi. Basta guardare fuori dal finestrino per ipotizzarne il motivo.