«Il linciaggio non mi fermerà venerdì deposito la mozione»

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Martedì 17 Gennaio 2017, 05:00
IL CASOPESARO Sono stati giorni pesanti per il vicecapogruppo Pd Marco Perugini. La sua proposta di un bando per le famiglie disposte ad accogliere in casa migranti per 400 euro al mese, ha fatto il giro della città, e soprattutto del web, dove sono emerse reazioni dure. «Un vero e proprio linciaggio mediatico nei suoi confronti», l'ha definito chi gli ha espresso solidarietà sulla sua bacheca Facebook. E proprio sui social l'esponente Pd ha voluto pubblicare alcuni dei commenti più forti, tra i quali non sono mancati aggettivi offensivi all'indirizzo del proponente.
Reazioni forti
«Ci sono state reazioni molti forti, che in qualche modo mi aspettavo. Certo, alcuni commenti mi hanno fatto dispiacere, e per quelli più violenti sto valutando di prendere provvedimenti. Ma dal web non mi è arrivato solo questo sentimento, anche tanta solidarietà e reazioni positive. Di certo non ho la presunzione di convincere nessuno e neanche che tutti siano clementi su proposte come questa, anche se non obbliga nessuno aggiunge Perugini La violenza di certi messaggi aumenta la mia consapevolezza che sia necessario rappresentare anche quel mondo che dietro quella rabbia sui social non viene descritto e non emerge. Tutto il mondo di quelle persone che fanno qualcosa nel silenzio o che condividono una cultura della vera integrazione e di riconoscimento dell'umanità a livello universale. È un bellissimo mondo che esiste anche a Pesaro. Ho letto anche di considerazioni serie, che anche se non condividono questo progetto, le rispetto perché sono convinto che avranno altre iniziative in mente».
Social in fiamme
Dai messaggi sul web a quelli degli esponenti politici di opposizione. Il segretario provinciale di Fratelli d'Italia Antonio Badelli ha definito l'iniziativa vergognosa, e si è detto pronto, insieme al circolo comunale del partito guidato da Nicola Baiocchi, ad organizzare manifestazioni di protesta. «Ho letto che Baldelli dice che la mia mozione è scritta in un italiano incerto. Avrei potuto scriverla in qualsiasi modo, ma credo che Fratelli d'Italia non avrebbe compreso i contenuti lo stesso. Loro cavalcano un problema, come quello dell'immigrazione, senza trovare le soluzioni». Tra chi ha posto paletti all'iniziativa, c'è il capogruppo di Siamo Pesaro Roberta Crescentini, la quale ha sollevato le questioni legate alle attività che svolgeranno i profughi nei sei mesi di permanenza in famiglia, considerata la scarsità di lavoro sul territorio. Quello che faranno una volta che sarà terminato il periodo di ospitalità. E la possibile uscita dalla provincia di circa 800 richiedenti asilo, quando, nei prossimi mesi, le loro richieste potrebbero essere respinte.
I problemi sollevati
«Roberta Crescentini ha posto alcuni problemi dei quali tutti sappiamo l'esistenza risponde il vicecapogruppo Pd ma anche lei non ha trovato le soluzioni. Innanzitutto la mozione è rivolta ad ospitare quei migranti che hanno già ottenuto lo status di rifugiato. E una volta individuate le famiglie, mettere in rete tutti i servizi e redigere il progetto». E sulle attività dei profughi? «Crescentini si chiede, una volta che le famiglie hanno dato vitto e alloggio ai profughi, cosa fanno poi tutto il giorno? Verranno messe in campo le attività già esistenti, vedi le forme di volontariato nei lavori socialmente utili, e altre saranno attivate- Ma facciamo un passo alla volta: adesso il documento chiede di vedere se esiste qualche famiglia a Pesaro disponibile ad accogliere i migranti».