Gang multietnica in azione, arrestati quattro ladri

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Venerdì 27 Maggio 2016, 05:00
Pesaro
La polizia ha arrestato quattro stranieri, di età compresa fra i 27 ed i 28 anni, residenti in provincia di Bologna, sorpresi a rubare. Intorno alle ore 12 di mercoledì Davide Pikula, cittadino polacco con il montenegrino Aja Sedat, si sono presentati nell'abitazione di una sign Pikula, esperto informatico che già in passato aveva effettuato delle riparazioni al personal computer della donna, con un un pretesto, è riuscito a convincerla a farli entrare in casa. Una volta all'interno, mentre Adja distraeva la donna, Pikula apriva la porta ad un complice, il libanese Mourad Raouf, incaricato di consumare il furto. A quel punto la signora, che iniziava a nutrire dubbi circa le reali intenzioni dei due ospiti, ha controllato l'abitazione incrociando il ladro proprio mentre arraffati numerosi preziosi, imboccava l'uscita dandosi alla fuga. la donna ha subito allertato il 113 che prontamente intervenuto, ha subito sospettato che l'atteggiamento dei due ospiti, rimasti in casa non fosse chiaro e per questo i due sono stati portati in questura. Contestualmente due agenti della Squadra Mobile, che si trovavano nei pressi dell'abitazione, sono stati informati dell'avvenuto furto, e nel giro di poco hanno individuato due persone, uno dei quali risultava essere Mourad, mentre l'altro veniva identificato per Adja Robert, fratello di Sedat, anche loro condotti in questura. I quattro, messi di fronte ad una serie di evidenze, tra le quali il bottino, consistente in gioielli ed orologi per un valore di oltre 70mila euro, nonché attrezzi da scasso, fra i quali un rampino per scalare balconi, rinvenuti in una fiammante vettura Mercedes, di grossa cilindrata, a loro riconducibile, parcheggiata nella stessa zona, prima cadevano in numerose contraddizioni ed infine confessavano di aver ordito ed eseguito insieme il colpo.
Dopo l'arresto, ieri mattina i quattro sono stati sottoposti a giudizio con rito direttissimo, e condannati a pene da un anno ad un anno e sei mesi di reclusione. La refurtiva, interamente recuperata, è stata riconsegnata alla legittima proprietaria.
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