Scuole a rischio Sono una trentina gli edifici inagibili o danneggiati

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Martedì 30 Agosto 2016, 05:00
I SOPRALLUOGHI MACERATA Sono ventisette gli edifici scolastici provinciali che dopo il devastante terremoto del 24 agosto, di magnitudo 6.0, hanno riportato lesioni.
Danni diffusi, più o meno ingenti. Al momento, però, nessuna scuola della Provincia - diversamente da quanto sta accadendo per quelle dei vari Comuni al centro in queste ore dei controlli - è stata dichiarata inagibile. I sopralluoghi sono partiti ieri in tutto il territorio e continueranno senza sosta nei prossimi giorni.
Il post- sisma ha lasciato più di una cicatrice in tutto il Maceratese, mettendo ko strutture pubbliche, abitazioni private e chiese.
Sicurezza da garantire
La priorità dei tecnici della Protezione civile, impegnata in provincia con 9 squadre, a due settimane dal suono della campanella, è quella di garantire la sicurezza degli edifici scolastici. Poi si procederà con quelli pubblici, in parte già verificati, e quelli di culto.
I primi a cercare rassicurazione sono proprio i genitori degli studenti, che si rivolgono al Comune di appartenenza e alle segreterie degli istituti per capire se le strutture siano praticabili o meno.
I genitori in allarme
«Un po' di paura c'è- riferisce una mamma maceratese- mio figlio cambierà scuola, passando dalla IV Novembre al plesso dei Sibillini. Non conosco nessuno nella nuova scuola e anche se si tratta di una costruzione recente non si può mai essere tranquilli. Sono fuori in vacanza, ma al mio ritorno contatterò l'Ufficio del Comune per avere aggiornamenti. La preoccupazione delle mamme e dei papà è reale, ci scambiamo notizie su Whats App».
Visto dalla Provincia
«In questa prima fase- riferisce l'ingegnere della Provincia, Alessandro Mecozzi- non sono stati rilevati problemi di inagibilità. Abbiamo già contattato alcune ditte per effettuare i lavori più urgenti, domani(oggi) probabilmente partiremo con i primi interventi, così da essere pronti per l'inizio delle scuole il 15 settembre. Non abbiamo ancora il quadro completo, sappiamo che tutti gli edifici, seppure in percentuali variabili, hanno riportato lesioni non strutturali. In parte, forse, potrebbe essere dichiarato inagibile l'Ipia di San Ginesio, un istituto professionale che presenta lesioni strutturali. I danni, in generale, interessano le tramezzature, le filature sull'intonaco, le pareti non portanti. Le comunicazioni sono state inviate anche alla Regioni».
Le strutture inagibili
A Gualdo e Visso, invece, sono state dichiarate inagibili due scuole. Accende la polemica il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini: «La scuola Pietro Capuzi è stata dichiarata inagibile, secondo i tecnici, risulta irrecuperabile. La materna e l'asilo nido sono state trasferite nel complesso nuovo che accoglie già medie ed elementari. L'ufficio postale è inagibile, così come la Banca dell'Adriatico che dovrà attrezzarsi con un container. Sono state emesse 14 ordinanze di inagibilità per altrettanti edifici. Siamo solo al 10% dei controlli, il numero è destinato a crescere. Attualmente abbiamo 15 persone senza dimora. La legge 61 del '98 dopo il sisma del '97 aveva due finalità: il recupero degli edifici crollati e la messa in sicurezza di quelli lesionati. I fondi, però, si dispersero in tutta la Regione e i comuni più piccoli, i più danneggiati, non ne hanno mai beneficiato. Forse adesso non saremmo a questo punto. Speriamo che l'errore non si ripeta con i fondi stanziati dal Governo per far fronte all' emergenza».
La situazione nei paesi
A Colmurano, dove il numero di sfollati è salito a 44, la scuola è agibile, ma lesionata. Il sisma ha creato distacchi su alcune tramezzature e provocato la caduta di alcune parti di intonaco. A Sarnano alta l'attenzione sui plessi scolastici: «Le famiglie chiedono sicurezza- dice il sindaco Franco Ceregioli- finora le abitazioni inagibili sono 90, 120 le persone senza casa. Tra alberghi e alloggi, sono comunque state tutte riallocate».
Visto dal Comune
Nel capoluogo il discorso è speculare, come sottolinea il dirigente del servizio tecnico del Comune di Macerata , l'ingegnere Tristano Luchetti: «Ad una prima indagine non abbiamo alcun tipo di inagibilità negli edifici scolastici. Questo non significa che non ne riscontreremo nei successivi approfondimenti. I sopralluoghi sono stati effettuati al Convitto Nazionale, la struttura che presenta maggiori criticità anche visivamente, all'istituto comprensivo Dante Alighieri, alla scuola elementare De Amicis e all'istituto comprensivo E. Mestica. Faremo ulteriori verifiche negli altri plessi.
Per quanto riguarda le chiese, il Duomo è stato dichiarato inagibile, le chiese delle Vergini e quella di San Giovanni necessitano di ulteriori controlli. La sede del Comune ha riportato danni al piano nobile, tanto che questa mattina l'ufficio del sindaco e la segreteria sono stati trasferiti momentaneamente a Palazzo Conventati. Abbiamo informato sia la Protezione civile che la Soprintendenza, trattandosi di una struttura posta a tutela. L'auditorium San Paolo è stato chiuso in via precauzionale. Da approfondire, come altri immobili dell'Università dove si svolgono lezioni, anche la situazione di Palazzo Ciccolini. Le verifiche interesseranno anche i locali dell'Ex Loggia del Grano in via don Minzoni e Villa Cola, sede dell'Istituto Confucio».