Sanità, Corvatta vuole la secessione

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Giovedì 30 Giugno 2016, 05:00
Civitanova
«Sono furioso. Il piano di riordino delle reti cliniche dell'Area Vasta è semplicemente inaccettabile. Una serie di tagli e di promesse non mantenute che investono l'ospedale di Civitanova e il resto della provincia. Sono pronto a qualsiasi azione clamorosa». Tommaso Claudio Corvatta ha ricevuto le indicazioni del piano sanitario e vorrebbe stracciarle in occasione della Conferenza dei sindaci dell'Area Vasta di domani. Promette guerra e forme di protesta che vanno dalla consegna della fascia di sindaco a un referendum per far uscire Civitanova (ma anche tutta la provincia) dalle Marche. “Exit” da questa politica sulla sanità perché si sente tradito dal governatore Ceriscioli, dopo averlo difeso sull'ipotesi di un futuribile ospedale unico. «Nulla di quanto promesso nei nostri incontri trova risposta in questo piano – accusa – vogliono tagliare dall'ospedale di Civitanova l'Unità semplice di Ematologia e l'Unità complessa di Pediatria, che dunque avrà solo un primario a Macerata per tutta la provincia. Strano, invece, che nella provincia di Ancona ce ne siano tre. Ancora, non ci danno l'Unità semplice di Fisiatria in un'area dove ci sono i più importanti istituti di riabilitazione. E mancano psicologi».
Pagnanini In cronaca di Civitanova