Piazza Garibaldi e i giardini Diaz luoghi di smercio di fumo Adolescenti e universitari sono i clienti in cerca di sballo

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Martedì 26 Settembre 2017, 05:00
L'EMERGENZA
MACERATA Trovato con un panetto da un etto di hashish vicino a un kebab, arrestato un gambiano di 23 anni. Si tratta dell'ennesimo arresto per droga compiuto nel capoluogo dalle forze dell'ordine. In questo caso il giovane, irregolare e nullafacente, già noto agli uomini dell'Arma, è stato trovato nei pressi di un kebab di corso Cavour. Era la tarda serata di domenica quando i carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Macerata hanno effettuato un controllo nel locale.
Il blitz
Tra gli avventori c'era anche il ventitreenne che, alla vista dei militari, ha iniziato a mostrare un atteggiamento innaturale. Insospettiti, i carabinieri hanno deciso di controllarlo trovandogli così addosso un panetto di sostanza stupefacente, poi risultata essere hashish, del peso di circa 100 grammi. Il gambiano è stato quindi condotto in caserma dove è stato arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Difeso dagli avvocati Giuseppe Lupi e Luca Froldi, sarà processato per direttissima questa mattina. L'arresto in flagranza eseguito domenica sera dagli uomini del Nucleo operativo radiomobile rappresenta solo l'ultimo in ordine cronologico compiuto nel capoluogo all'esito di controlli antidroga.
I riflettori
Un'operazione che riaccende i riflettori, in realtà mai spenti, su un fenomeno, quello dello spaccio, che attraversa trasversalmente la città. Cambiano gli spacciatori, molto spesso scoperti e arrestati, cambiano le etnie e i tipi di droga ceduti, ma restano pressoché inalterati i luoghi in cui avvengono le cessioni tra venditori e clienti e l'età degli acquirenti. A Macerata, città universitaria, che ospita anche numerose scuole superiori, si riaccende in maniera allarmante l'emergenza sballo. Giovanissimi gli acquirenti e giovani i pusher, vien da sé che entrambi privilegino i luoghi virtuali per gli accordi su tipologia, quantità e costi della droga. Il canale preferito diventa lo smartphone, con l'applicazione Whatsapp tra le più sicure per mandare messaggini e fare telefonate senza correre il pericolo di lasciare traccia. È lì che ci si accorda anche sul dove incontrarsi. E il dove è un luogo ben preciso, una zona solitamente frequentata ciascuna dagli stessi venditori di sogni. Volendo mappare idealmente la città si arriverebbe a cerchiare zone ben precise ognuna delle quali diventa punto di incontro con spacciatori di una particolare etnia, specializzati nello smercio di determinate tipologie di sostanze e solo quelle.
I luoghi
Piazza Garibaldi, nel giardino sotto la statua e i giardini Diaz sono il luogo preferito di ghanesi, gambiani, senegalesi e nigeriani. Le droghe maggiormente smerciate sono quelle cosiddette leggere, ovvero hashish e marijuana. Negli ultimi tempi, secondo chi ogni giorno è in strada per combattere il fenomeno dello spaccio in prima persona, è diminuita in maniera considerevole la presenza in città di marocchini e tunisini (in precedenza tra i principali attori nel mercato delle sostanze illecite) a favore dei gambiani in particolare, aumentati in maniera considerevole. Gli irregolari ci sono, ma per la maggior parte, si tratta di richiedenti asilo con regolare domanda di permesso che, in attesa che venga accolta o meno, restano in città senza un lavoro, senza un'occupazione lecita, senza una prospettiva. Solo una settimana fa in tre erano finiti con le manette ai polsi, ma in quel caso avevano già ottenuto il permesso di soggiorno: due nigeriani di 34 e 37 anni, entrambi in Italia con permesso di soggiorno rilasciato nel 2016 e nel 2014 per motivi umanitari e un ghanese di 36 anni, in Italia con permesso di soggiorno rilasciato a seguito della richiesta di asilo politico. Quello del ganese è il quinto arresto per droga in una settimana.
Le proteste
La piazza di tunisini e marocchini specializzati in hashish e cocaina, invece, è individuata nel parco di Fontescodella, al centro di accese proteste da parte dei residenti che lamentano la presenza costante di tossici e pregiudicati. Nella zona dello Sferisterio si concentrano per lo più albanesi e kosovari, mentre scendendo verso il quartiere Pace a spacciare sono per lo più nigeriani, e lì si trovano droghe leggere ma anche eroina e cocaina. Nel capoluogo, l'attenzione delle forze dell'ordine è concentrata anche in altri luoghi critici come i Cancelli e le vie limitrofe, viale don Bosco, la stazione, piazza Pizzarello, il terminal bus, via Cioci davanti alla fermata delle scuole, la zona delle Fosse e nei pressi dello stadio dei Pini.
Benedetta Lombo
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