«Non c'è un punto ristoro, i bagni pubblici sono impraticabili e gestiti

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Venerdì 24 Marzo 2017, 05:00
«Non c'è un punto ristoro, i bagni pubblici sono impraticabili e gestiti male. Nei giardinetti vicini alla pista di pattinaggio di via Spalato, invece, i bambini giocano con i mattoni, il pavimento è statodivelto». La pedonalizzazione che presto coinvolgerà l'intero centro storico convince, ma non basta: Ben vengano gli spazi senza le auto - dice ancora Alessandrini- ma purtroppo per le famiglie non c'è niente di attrattivo a parte qualche evento lanciato dai privati, spesso i negozianti, e l'iniziativa Nati per leggere in biblioteca. Anche i baby pit stop, gli spazi protetti per favorire l'allattamento al seno, sono una bella idea da perfezionare. Non c'è neanche un fasciatoio. Si tratta di un servizio che si rivolge a una fascia piccola e temporanea di utenti. Da 0 a 12-13 anni cosa si può trovare? Forse in questa città siamo un po' indietro rispetto a tutta una serie di accorgimenti che non vengono presi».
E sul fronte parcheggi, le cose non migliorano: «Più che ai parcheggi rosa per le donne incinte - suggerisce la super mamma - penserei a quelli per le famiglie, gli stessi che si trovano all'Ikea. È sbagliata l'idea a monte probabilmente. Si associa la famiglia a una bella passeggiata, in realtà i genitori con bimbi hanno le stesse esigenze di tutti, ma incontrano più difficoltà degli altri. Non ci sono solo le mamme, anche i papà che devono parcheggiare, badare ai bambini, scaricare le spese e così via». E conclude con un auspicio: «È stata limitata la sosta con permessi baby , ma speriamo che qualcosa cambi: prima si poteva parcheggiare sulle strisce blu in tutta la città, ora solo nelle zone di sosta con tariffa di 70 centesimi all'ora. Così abbiamo perso due parcheggi fondamentali, quelli in corso Cavour e in corso Cairoli. Nelle intenzioni c'è quella di fornire una sosta breve di 30 minuti in queste aree, staremo a vedere».
Alessandra Bruno
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