Intervalliva, una lunga strada ancora da percorrere

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Venerdì 22 Settembre 2017, 05:00
L'APPUNTO
Tre strade di ingresso a Macerata, tre imbuti viari che ancora non si è riusciti a risolvere. Avrebbero dovuto risolverli i progetti della ricostruzione post bellica (la strada nord), ma si sa qual è stato l'epilogo: alla fine con gli oltre sessanta miliardi di lire di allora ci si è costruita una galleria e una strada che finisce contro un muro a Montanello. Ma questa è storia passata, meglio concentrasi sull'oggi. E la storia di oggi dice che per uscire dagli imbuti di via Roma, via Pancalducci e Villa Potenza ci sono due progetti e mezzo e, soprattutto, i soldi per realizzarli. Soldi che per anni è stato detto erano insufficienti a completare tutto quello che si vuole fare e che oggi, anche grazie (!) al terremoto sono tutti disponibili. Finalmente, si direbbe. Eh no, perché proprio qui viene il difficile per Macerata; perché anche con le opere della ricostruzione di oltre cinquant'anni fa, c'erano soldi e progetti che però non hanno risparmiato alla città la via crucis pluridecennale. Oggi c'è da arrivare al progetto, all'apertura dei cantieri e al completamento delle opere: una sequenza che ben poche volte è scorsa via leggera a Macerata e molti progetti nati e abortiti o portati a termine per sfinimento sono lì a ricordarlo. Si taccia sulla sorte delle piscine, ma per restare in tema di strade basti ricordare gli oltre quindici anni impiegati per realizzare la bretella di Villa Potenza, strada in pianura e quasi rettilinea. Insomma, superato da altri lo scoglio della disponibilità economica, a Macerata spetta il compito di creare le condizioni per realizzare le opere. Per questo ci vogliono costanza, assiduità nel seguire gli iter, credibilità, capacità operativa e di dialogo con gli altri enti coinvolti ed efficienza amministrativa: tutte qualità che ora la giunta maceratese ha l'occasione di dimostrare.
Giuseppe Porzi
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