Dopo i convegni di Unimc ci si aggrappa all'effetto traino degli spettacoli della stagione in Arena

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Martedì 30 Maggio 2017, 05:00
L'ECONOMIA
MACERATA Turismo in calo con picchi del 50%: l'effetto sisma mette in fuga i visitatori. La paura di nuove scosse telluriche e lo scarso movimento in città stanno scalfendo uno dei motori dell'economia maceratese: il turismo. Con i convegni legati all'università vicini alla scadenza, e i tour annullati alla scoperta delle bellezze dell'entroterra, negli alberghi e nei b&b del centro città e (non solo) i centralini squillano meno. La speranza, però, è quella di una risalita con gli appuntamenti allo Sferisterio.
La flessione, anche senza dati alla mano, trova conferma all'hotel Claudiani, garanzia a 4 stelle nel pieno centro storico di Macerata: «Mi allineo a quanto riferito dai miei colleghi- spiega Alberto- anche per la stagione lirica le prenotazioni non saranno come quelle del 2016. Di solito, infatti, il Macerata Opera Festival viene programmato per tempo dai turisti. Abbiamo alcune prenotazioni da gruppi che arrivano dall'estero, in particolare dalla Svizzera. I dati certi li avremo solo al termine della stagione operistica, ma la percezione è questa. Il turismo si lega agli eventi cittadini come Macerata Racconta, Ratatà Festival, la convegnistica, che sono andati bene anche se nei primi cinque mesi dell'anno, per esempio, il business tourism ha subìto degli slittamenti. Ad essere calato è il turismo religioso: l'abbazia di Rambona è lesionata, così come alcune sale dell'Abbazia di Fiastra, mentre la Basilica di San Nicola a Tolentino è inagibile. Così i visitatori scelgono la costa o altre mete come Recanati e Loreto. Tutto il turismo estivo legato alla montagna sarà depennato, gite verso Ussita, Bolognola, Visso e nel circuito dei Monti Sibillini».
Non solo sisma
Sulle ragioni l'operatore chiarisce: «È indubbio che il sisma abbia intimidito i turisti, poi c'è anche il minor movimento in città, che è sotto gli occhi di tutti». Dall'albergo Arena, a pochi passi dallo Sferisterio, Donato Costantino spiega: «Il turista che veniva nei weekend, magari dal Veneto, dalla Lombardia e dalla Puglia non è venuto quest'anno , il calo di prenotazioni è anche del 50%. Dalle telefonate i potenziali visitatori facevano trapelare il timore per le scosse, Macerata viene percepita come zona a rischio terremoto. Un po' di lavoro c'è grazie ai convegni dell'università, che si apprestano a volgere al termine e a Musicultura. Speriamo che la stagione lirica, partita in sordina, porti a una risalita». Dall'hotel I Colli in via Roma, Nadia fa un primo bilancio dell'andamento: «Al momento non c'è una richiesta paragonabile a quella dello scorso anno - dice - per la stagione lirica qualcosa si sta muovendo, alcuni gruppi hanno prenotato soprattutto dalla Germania. E anche per Musicultura, nonostante non sia alta stagione, siamo quasi al completo. Noi lavoriamo molto con la clientela legata al business, viaggiatori per affari che prenotano quasi sempre last minute. Al momento la disponibilità di camere c'è, ma è troppo presto per tracciare un quadro preciso. Sicuramente c'è la paura del sisma, che ha fatto dirottare i turisti verso altre destinazioni vacanziere».
La promozione
Scovando su Booking.com c'è chi si è attrezzato per attirare turisti, come Luca De Feudis del bed and breakfast Angelozzi in via Cincinelli, specificando che la location è antisismica: Non c'è stato un calo di presenze- racconta - d'estate abbiamo prenotazioni da Germania e Austria e fino a oggi abbiamo lavorato con studenti, docenti universitari e ospiti che raggiungono Macerata per eventi precisi. Aver lanciato un messaggio positivo è servito a non far preoccupare gli avventori».