«Spero che il senso di comunità prevalga sulla paura» Danni al convento dell'Ambro Interrotte diverse strade comunali

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Venerdì 28 Ottobre 2016, 05:00
LA SITUAZIONE AMANDOLA «Due mesi buttati, azzerati, è tutto da rifare». È scoraggiato Domenico Ciaffaroni, il sindaco di Montefortino, uno dei centri maggiormente colpiti dal sisma del 24 agosto scorso, che mercoledì ha rivissuto gli stessi incubi di allora. Come lui tutti i colleghi della zona. E non solo per le pratiche burocratiche della ricostruzione da rifare. Quasi tutti gli abitanti sono tornati a dormire in macchina nell'area attrezzata ed è stata montata una tensostruttura riscaldata per far posto alle brandine. «Ci sono crolli, specie nelle frazioni: in parole povere ha finito di distruggere quello che già era lesionato - prosegue Ciaffaroni - ma quello che più mi preoccupa è che la gente di qui comincia ad avere i nervi veramente scossi, cominciano a cedere. Ma io spero che il senso di comunità prevalga sulla paura. E non porteremo nessuno negli alberghi sulla costa». Il terremoto non dà tregua. Le forti scosse dell'altra sera e le successive relative alla nuova faglia apertasi nel Maceratese, hanno apportato aggravamenti pesanti ad alcuni edifici pubblici e privati già molto lesionati per il precedente sisma di Amatrice, rigettando di nuovo la gente nel panico e ricreando un clima di alta tensione e logoramento psicologico.
I danni
I danni sono circoscritti sostanzialmente all'aggravamento di strutture pubbliche e private già notevolmente lesionate in precedenza. Tra i più gravi il crollo della parte superiore della facciata della chiesa di San Lorenzo, delle suore Benedettine, su via Nazario Sauro. Quest'ultima era stata chiusa immediatamente da entrambi i lati, per motivi di sicurezza, già dopo i primi accertamenti del dopo terremoto del 24 agosto. Crollata anche una parte del tetto, sopra al bar, del Teatro La Fenice. Aggravamenti di lesioni anche per la chiesa di Sa Francesco. Danni al convento dei Cappuccini dell'Ambro. Nella mattinata di ieri sopralluogo per accertarsi della situazione anche da parte del comandante della Compagnia dei Carabinieri di Montegiorgio cap. Gianluca Giglio. A causa del terremoto interrotte, per presenza di massi, le strade comunali per Marnacchia, Abbadia, Casalicchio, Corazza e Saitullo. Sono state riaperte nella mattinata di ieri.
Ospedale e scuole
Il nosocomio dei Sibillini non ha subito ulteriori lesioni. Una buona notizia dopo i diversi danni, anche se non strutturali, che gli erano stati inflitti dal precedente sisma. Quindi tutte le attività sanitarie, già funzionanti da alcuni giorni, dopo il ripristino dei locali appositi in tempi record, sono state attive anche ieri e continuano ad esserlo: dialisi, ambulatori specialistici, punto prelievi, sedute di donazioni Avis, Punto di Primo Intervento che è stato riportato nella sua sede originaria dopo essere stato spostato temporaneamente in altra zona della struttura ospedaliera. Rimaste intatte e perfettamente agibili anche le strutture scolastiche secondo i primi accertamenti effettuati. Solo per motivi precauzionali le lezioni delle scuole di ogni ordine e grado sono state sospese fino a tutta la giornata di domani, previo accordo tra i sindaci di Amandola, Montefortino e S. Vittoria, con il dirigente dello stesso Istituto Omnicomprensivo di cui fanno parte i tre comuni.
Paura di dormire in casa
Gli accertamenti alle abitazioni effettuati finora non hanno decretato nuovi sfollati. Molta gente però ha paura di dormire in casa. Quindi è stato riaperto il centro di accoglienza nel Palazzetto dello Sport, il quale, grazie all'efficienza e professionalità della Protezione Civile locale, entro mezz'ora dalla prima scossa era già adibito con una settantina di lettini, coperte e riscaldamenti. Oltre un centinaio le persone, specialmente anziani e famiglie con bambini, che hanno preferito dormire nel centro. Altrettanti hanno passato la notte dentro le auto nella zona di ammassamento davanti al campo sportivo.