Luzi: «A Lido il turismo è iniziato con l'affitto degli appartamenti ma negli ultimi anni la qualità lascia a desiderare»

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Giovedì 25 Maggio 2017, 05:00
L'ANALISI
FERMO Un'estate che stenta a decollare, con ombrelloni ancora quasi tutti chiusi nonostante le calde giornate. Il lungomare di Lido di Fermo sembra in attesa, lontano anni luce dal caos di luglio e agosto. «La stagione dovrebbe durare sei mesi, anche se diversi operatori hanno la licenza annuale», spiega Maria Adele Luzi, responsabile dei concessionari di Confcommercio Fermo. «Siamo tutti in ritardo, c'è calma piatta. In giro si vedono molti camper e sono aumentati i turisti che preferiscono i campeggi. Il turismo sta cambiando: i clienti sono più esigenti di un tempo. Del resto, potendo scegliere, perché dovrebbero venire qui? Non c'è niente, pochissimi negozi; per fare acquisti serve l'auto. A Lido il turismo è iniziato con l'affitto degli appartamenti, ma negli ultimi anni i prezzi sono altissimi e la qualità lascia a desiderare. Visto che le alternative non mancano, la gente va altrove». I rari eventi organizzati d'estate sulla costa, secondo Luzi, contribuiscono a scoraggiare i villeggianti: «Si salva giusto il mercatino dei bambini. Quest'anno non ci sarà neppure lo spettacolo delle Frecce Tricolori che si esibiranno a Civitanova. Peccato». Proprio per definire il calendario estivo, lunedì si terrà un incontro tra amministrazione, balneari e commercianti. «Abbiamo un turismo soprattutto locale continua la referente di Confcommercio e dobbiamo tenercelo stretto. Inoltre, pare stiano tornando gli stagionali ed è un fatto incoraggiante. Per questo, noi concessionari per primi dobbiamo collaborare con il Comune nell'organizzare eventi nuovi e validi, aiutando anche economicamente. Il problema è che mettersi le mani in tasca non piace quasi a nessuno».
Prezzi invariati
Al loro arrivo, i turisti troveranno ad attenderli ombrelloni, sdraio e lettini agli stessi prezzi degli scorsi anni. «Per il nono anno consecutivo, l'assemblea dei balneari ha confermato le tariffe», fa sapere Maria Teresa Scriboni, dello staff di direzione di Confcommercio Marche Centrali. Così, ad esempio, a giugno e a settembre, un ombrellone sul lungomare della provincia costerà 4 euro, una sdraio 3 e un lettino 4, mentre a luglio e agosto rispettivamente 5, 3.50 e 5. Per una settimana di mare, in bassa stagione se ne pagheranno 24 se si prenderà solo l'ombrellone, 17 si sceglierà la sdraio e 24 se si opterà per il lettino. Cifre che arriveranno a 30, 25 e 30 euro in alta stagione. Chi vorrà e potrà concedersi un lungo periodo di riposo si troverà a spendere per l'intera stagione 220, 140 e 240 euro, a seconda di ciò che affitterà.
Aumenta l'offerta
«Le tariffe sono libere continua Scriboni ma la Regione fissa i prezzi minimi e massimi e ogni stabilimento deve restare in quel range. Così si cerca un accordo. È normale che i prezzi da anni siano gli stessi e nessuno si sogni di aumentarli: la domanda già è quella che è; quest'anno, inoltre, il terremoto porterà un ulteriore calo, perché l'Umbria è sempre stata un canale preferenziale per i nostri stabilimenti». A remare contro il settore anche i tempi che cambiano: «L'aumento dell'offerta e la globalizzazione hanno ridotto sempre più la domanda. Con i pacchetti last minute si può andare all'altro capo del mondo con la stessa cifra che prima si spendeva per le vacanze estive. Ad essere cambiate sono anche le abitudini dei turisti: i soggiorni prima erano perlopiù stanziali e di due settimane, poi si sono ridotti a una. Ora restano circa quattro giorni, poi si spostano. Quello delle case al mare è un turismo che negli anni ha mantenuto la categoria ferma ai blocchi di partenza».
Oltre all'incognita di una stagione ormai al via, a gravare sui balneari c'è il peso della tanto odiata Bolkestein, la direttiva europea che prevede la messa a bando delle concessioni in scadenza.