«La casa delle start up all'ex Beni culturali Casina, bando in arrivo»

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Domenica 25 Settembre 2016, 05:00
IL PROGRAMMAFERMO «Alla luce di quanto letto l'altro giorno sul Corriere Adriatico, devo riconoscere che c'è una parte della minoranza che ragiona e si propone per temi importanti della città evidenziando una differenza percepibile e sostanziale nei confronti invece di chi fa un'opposizione distruttiva, insultando e basta». Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro replicando alle lamentele sollevate da alcuni esponenti dell'opposizione su alcuni nodi centrali della città ancora irrisolti (via Respighi, ex Helios, Casina delle Rose, Mercato coperto, ex Beni culturali e lotti di Casabianca), spezza comunque una lancia a favore di chi, in questo anno e mezzo di amministrazione, si è dimostrato collaborativo e aperto al confronto.
Due nodi risolti
«C'è però una precisazione da fare, in questa lista dei nodi che ancora attanagliano Fermo fino all'anno scorso se ne contavano due in più e parlo di piazza Dante e ex Cops, che sono stati sciolti proprio da questa amministrazione. Segno che non stiamo con le mani in mano e pensiamo solo agli eventi. A breve partiranno i lavori per la riqualificazione del consorzio agrario e la struttura della Cops verrà restituita presto ai cittadini. Passare da otto problemi da risolvere a sei non è stato un gioco da ragazzi, c'è voluto impegno ed è il frutto di un lavoro congiunto e strategico. Per quanto riguarda tre dei sei punti in questione, purtroppo il Comune al momento ha le mani legate, per via di fattori esterni.
Le mani legate
Il sindaco si riferisce a via Respighi, ai lotti di Casabianca e all'Helios. «L'Helios ha un suo proprietario, il Comune ha riaperto il dialogo con Enrico Bracalente, però come e quando partirà la ristrutturazione dovrà deciderlo il privato. Su via Respighi, come sappiamo, c'è un processo in corso, la magistratura ha posto sotto sequestro l'area, per cui il Comune non può al momento fare nulla, anche gli strumenti che abbiamo a disposizione sono congelati, stiamo comunque in contatto con la Coop per vedere quale strada perseguire e quale può essere il futuro dell'immobile a prescindere da quello che sarà l'esito del procedimento penale».
I lotti di Casabianca
Sui lotti la situazione «è quella, detta e ripetuta a luglio scorso - sottolinea Calcinaro -, le due società sono in procedura di concordato e liquidazione e necessitano di un nuovo investitore, quando ci sarà si potrà riprendere il discorso lasciato in sospeso. Avevamo già predisposto un piano che prevedeva una variante e l'inserimento di una residenzialità dalle volumetrie molto più ridotte rispetto a quelle inizialmente previste, con in cambio la realizzazione di una serie di opere compensative da parte del privato, a uso del quartiere come parcheggi, piazze e verde pubblico».
Ex Beni culturali e Casina delle Rose
Restano altri tre nodi sul tappeto: Casina delle Rose, sede ex Beni Culturali e ex mercato coperto. Contenitori al momento vuoti che aspettano da anni di essere riempiti. «Due di questi entro la fine dell'anno troveranno una definizione e parlo della sede ex Beni Culturali e della Casina delle Rose - sottolinea il sindaco - . Per quanto concerne l'immobile dell'università, il consigliere Malvatani non sa che già un piano è stato dato in uso al Conservatorio, gli altri due sono stati inclusi nel progetto Iti urbano che promuove strategie di sviluppo urbano sostenibile. Il progetto pensato per questi spazi è la creazione della casa delle start up, per stare vicino al mondo della produzione e dei giovani». La Casina delle Rose? Museo d'arte contemporanea o struttura ricettiva? «Siamo convinti, anche a fronte dell'aumentato flusso turistico in città, che Fermo abbia bisogno di una struttura ricettiva come la Casina delle Rose, nel cuore del centro storico. Entro fine anno presenteremo il bando, che prevede una gestione a lungo termine. Stiamo valutando anche la possibilità di inserire l'opzione di riscatto in proprietà del gestore.