Il risiko delle scuole Dieci mosse per scrivere il futuro

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Lunedì 20 Febbraio 2017, 05:00
I PROGETTI
FERMO Liceo classico in via Leopardi. Sede della Provincia. Ex scuole medie Fracassetti e Betti in centro. Nuovo polo scolastico accanto alla Provincia. Ma anche Palazzo Fontevecchia, sempre nel cuore della città, nuovo polo scolastico per le medie a valle di via Salvo D'Acquisto, ex Euf accanto al Conservatorio Pergolesi ed ex mercato coperto. Dopo il disco verde in Comune al polo scolastico che ospiterà circa 500 alunni mettendo insieme gli iscritti di Fracassetti e Betti, costretti al trasloco dalle sedi storiche a causa del terremoto, per l'amministrazione si mette in moto un risiko che dal mondo della scuola invade quello della cultura in generale, sforando nel campo del centro che verrà. Nuovi edifici pubblici e antichi palazzi sui quali soffia forte il vento del cambiamento.
Il via
Tutto parte dalle scelte per il Liceo classico Caro, i cui alunni sono ancora divisi fra la sede di via Leopardi e l'ex Euf. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro fra i rappresentanti della Provincia e il comitato dei genitori dal quale è emerso che le posizioni sono ancora lontane. I vertici della scuola vorrebbero restare nella sede storica in centro, completando i lavori di sistemazione delle aule ancora off limits, mentre i genitori esprimono più di un dubbio e, scettici anche in merito a eventuali traslochi fuori città, insistono con il polo scolastico accanto alla Provincia.
L'ente
Se gli uffici dell'ente, ridimensionato dalla riforma, si spostassero altrove, l'attuale sede della Provincia potrebbe ospitare tutto il Liceo classico, in un palazzo nuovo e ricco di parcheggi, facilmente raggiungibile dalla costa, ma lontano dal centro. Fra le ipotesi, tutte da verificare, c'è il trasferimento, a sua volta. della Provincia in via Leopardi: un'operazione che potrebbe rappresentare una boccata d'ossigeno per il centro che si appresta a perdere in maniera definitiva le due scuole medie Fracassetti e Betti. Che, al massimo entro il prossimo gennaio, andranno nel nuovo istituto da costruire a poca distanza dall'Ipsia Ricci. Per ovviare a questo ennesimo abbandono delle antiche mura, si ipotizza di trasferire (o all'ex Fracassetti o all'ex Betti) la sede di più di una delle associazioni culturali che a Fermo non mancano e che, almeno finora, sono sparpagliate per la città, perdendo in visibilità. In sintesi: i giovani fuori dal centro (liceali e alunni delle medie) e adulti di nuovo all'interno della mura.
Il salotto
Resta l'accelerazione, causa terremoto, per il polo scolastico delle medie, per il quale il Comune promette lavori con il turbo. In Consiglio il disco verde è stato all'unanimità e i circa 500 alunni dovrebbero sistemarsi all'interno delle nuove aule a cento giorni dall'inizio dei lavori. Il lotto di terra dove verrà realizzata la scuola è di proprietà della Provincia, stretto fra la palestra dell'Ipsia e la caserma della Forestale. Nel complesso il costo ammonta a 7 milioni di euro racimolati con i fondi per i danni del terremoto. Nella stessa tranche di finanziamenti figurano anche 2 milioni per la nuova scuola di Falerone e un altro milione ancora per Fermo, per il Montani.
«Questo polo - aveva detto il sindaco Paolo Calcinaro - rappresenta una prospettiva importantissima per la nostra città, perseguita con la collaborazione della Provincia». La progettazione è curata in collaborazione fra Regione, Provincia e Comune, da consegnare al commissario governativo per la ricostruzione Vasco Errani per le procedure relative all'appalto. Gli uffici comunali hanno redatto il piano sui tempi da rispettare, fissando le varie scadenze.