Anche a Fermo, all'Astoria, hanno lavorato bene, almeno fino alla metà di luglio.

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Martedì 22 Agosto 2017, 05:00
Anche a Fermo, all'Astoria, hanno lavorato bene, almeno fino alla metà di luglio. Poi, racconta il titolare Guido Tassotti, «c'è stato uno stop». Solitamente non prendono gruppi all'Astoria, ma quest'anno hanno fatto un'eccezione per Ferragosto: «Se non li avessimo accettati, sarebbe stato un pianto. Nei tre giorni di Ferragosto nessuno ha chiamato per avere informazioni. In oltre 25 anni di lavoro questo non era mai successo». I gruppi hanno permesso anche all'hotel Valdaso di Pedaso di rimanere a galla. «Noi lavoriamo principalmente con questa tipologia di cliente spiega il responsabile impossibile comunque pensare ad un allungamento della stagione, anzi, si accorcia sempre di più».
La riviera
E non c'entra che sulla costa fermana, Porto San Giorgio in primis, sono principalmente le famiglie a venire al mare, e con l'inizio delle scuole è difficile pensare ad un turismo settembrino. «Qualcosa abbiamo a livello di prenotazioni», fanno sapere dal David Palace, dove comunque i clienti non mancheranno. «Ci siamo organizzati in maniera diversa spiega il titolare la convenzione con le squadre di pallacanestro che verranno qui a giocare contro la Poderosa sarà utile. Già abbiamo richieste». Il dato quindi, quasi certo, che emerge sempre di più è che sono soprattutto il turismo sportivo e quello religioso che permettono agli hotel di tenere botta. «A settembre lavoreremo tutti molto con i neocatecumenali, difficile prolungare la stagione balneare», chiude Vecchi dell'Ataf. Tuttavia considerando la crisi, guardando indietro al terremoto e alle previsioni ancor più nere che si facevano alla vigilia, il bicchiere può essere visto mezzo pieno. E per riempirlo del tutto ci vorranno molti sforzi per garantire adeguate programmazioni, fatte per tempo, senza coincidenze che impongano ai turisti delle scelte a loro spesso poco gradite da fare.
Chiara Morini
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