S'indaga sull'ospedale

2 Minuti di Lettura
Martedì 30 Agosto 2016, 05:00
L'INCHIESTAASCOLI Sarà la Procura di Ascoli Piceno a indagare sulle conseguenze del terremoto ad Amandola a edifici pubblici (tra cui l'ospedale, che la notte del terremoto è stato evacuato) e privati, per individuare anomalie nelle costruzioni o ristrutturazioni.
Benché in provincia di Fermo, infatti, il comune di Amandola ricade sotto la giurisdizione della magistratura ascolana che già, immediatamente dopo il sisma del 24 agosto scorso, ha aperto un fascicolo modello 45 (notizie che non costituiscono reato), che ad oggi non è stato ancora modificato.
Carabinieri e vigili del fuoco continuano a monitorare il territorio e a breve consegneranno al sostituto procuratore Umberto Monti una prima relazione a seguito della quale il magistrato deciderà se aprire un fascicolo per disastro colposo e/o omicidio colposo. Attenzione concentrata, in particolare, sugli edifici pubblici del versante della provincia di Ascoli Piceno, come la scuola di Arquata del Tronto e l'ospedale di Amandola, appunto, che sono stati seriamente lesionati dal sisma.
Andrà verificato se in epoca recente sono stati oggetto di ristrutturazioni, se queste sono state effettuate a regola d'arte e nel rispetto delle norme antisismiche.
Al momento rimane comunque prioritaria per la Procura di Ascoli l'opera di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto. Così come per i crolli di Pescara di Arquata e delle altre frazioni si cerca di capire attraverso una prima serie di accertamenti se oltre al sisma si debba imputare qualche responsabilità a chi potrebbe aver ignorato le regole ma per il momento, secondo indiscrezioni, non sarebbero stati individuati casi che possano portare ad un cambiamento di rotta da parte della Procura di Ascoli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA