Oggi, invece, si va a minutaggi. Per ogni utente si calcola per quanti minuti al

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Lunedì 26 Giugno 2017, 05:00
Oggi, invece, si va a minutaggi. Per ogni utente si calcola per quanti minuti al giorno deve avere medici e assistenti. Occorre rivedere, innanzitutto, la distinzione tra utenti gravi e lievi, perché chi sta nei centri è sempre grave. E, invece, in questo momento si crea una disparità dei rimborsi sensibili. Inoltre, non si possono consederare le effettive presenze dell'utente perché il disabile si ammala, non viene, ma il rimborso deve esserci lo stesso sulle spese effettive. E tutto questo porta ad un aumento della retta che, teoricamente, doveva essere compensato dal Fondo di solidarietà previsto in 30 milioni, poi ridotto a 10 fino ad arrivare ad oggi quando di soldi non se ne ha più traccia. In più, sono rimasti fuori servizi come il trasporto dei disabili e altri servizi cui deve sopperire il Comune.
Tra l'altro, i soldi non ci sono, ma c'è anche un aumento esponenziale dei servizi da erogare E' assurdo che ora quella compensazione che doveva essere garantita dal Fondo di solidarietà d'improvviso non ci sia più, con i costi che vanno a ricadere direttamente sulle famiglie già in difficoltà, sui disabili e sugli anziani.
La situazione
«La situazione è preoccupante e i centri diurni in questo momento, sono davvero a rischio». E le proteste, in tal senso, si levano proprio dalle famiglie che faticano a tenere il passo e si ritrovano a sostenere costi per le rette dei centri che iniziano a diventare proibitivi e che mettono a repentaglio anche la situazione economica delle stesse famiglie. In definitiva, un allarme nell'allarme. E tutto questo non può restare inascoltato.
Luca Marcolini
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