Nel frattempo, ordinanze ed evacuazioni relative al cuore della città non si

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Giovedì 25 Maggio 2017, 05:00
Nel frattempo, ordinanze ed evacuazioni relative al cuore della città non si fermano. Le ultime in ordine temporale, proprio degli ultimi giorni, riguardano un intero edificio in via dei Bonaccorsi, un altro in via dei Saladini, uno in rua della Quaglia, un altro ancora in via Trebbiani e alcuni stabili (di cui uno dichiarato parzialmente non utilizzabile) in via Pretoriana.
Altre tre ordinanze appena emesse nell'ambito urbano più generale riguardano Monticelli, Porta Maggiore e Campo Parignano, Per capire quale sia l'incidenza del terremoto proprio sul centro basti proiettare i dati relativi alle ordinanze di evacuazione dell'Arengo del dicembre 2016, quando su 73 provvedimenti, ben 33 riguardavano il centro. E quindi, attualmente, ragionando su circa 600 ordinanze complessive, quasi 300 riguarderebbero proprio la parte storica della città.
Le frazioni
Anche l'estrema periferia della città, ovvero le frazioni, continua a rappresentare un punto debole dal punto di vista degli effetti del terremoto. Basta scorrere l'elenco delle ultimissime ordinanze dell'Arengo che prevedono evacuazioni di immobili per capire come siano state colpite soprattutto le zone decentrate; si va da Cavaceppo a Poggio di Bretta (con più casi) e a edifici sulla Salaria inferiore, da Vallesenzana a Lisciano, da Mozzano a Tronzano, da Piagge a Villa Sant'Antonio, da Rosara a Funti. Inagibilità ed evacuazioni che vanno a sommarsi a quelle già registrate nei mesi scorsi che hanno visto, ad esempio, praticamente intere frazioni, come Castel Trosino, chiuse per terremoto.
Luca Marcolini
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