Va a vendere la cocaina con il bambino di 4 anni

3 Minuti di Lettura
Domenica 25 Giugno 2017, 05:00
L'ANTIDROGA
ANCONA Il giovane papà che fingeva di buttare la spazzatura e invece andava a consegnare la droga, passeggiando col bimbo di 4 anni. E il 18enne che, pur di farla franca, si è messo a sbaciucchiare un'amica nel tentativo di nascondere una bustina di fumo sotto il sedile dell'auto. Due storie distinte sotto il profilo della gravità del reato. Il dominicano che sfruttava l'innocenza del figlioletto per smerciare cocaina purissima si pone in un gradino superiore nella piramide dello spaccio. Lo studente beccato con la marijuana era invece pronto ad andare a un party da sballo con gli amici. Non è stato semplice per gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati da Carlo Pinto, incastrare il malvivente dominicano. Ma alla fine sono riusciti a rovinargli il compleanno: proprio oggi ne farà 27.
Appostamenti sotto il sole
Gli appostamenti al Piano sono andati avanti per ore, sotto il sole cocente, con la massima discrezione. Alla fine l'impegno ha pagato. Attorno alle 18 di venerdì è scattato il blitz dei poliziotti, sicuri che Julio Alberto Guzman Fajardo, conosciuto da tutti come Cochito, si trovasse a casa dell'ex compagna in corso Carlo Alberto, a cui ogni tanto fa visita per trovare il figlio di 4 anni. E infatti, dopo una lunga attesa, l'hanno visto uscire dal portone del palazzo assieme al bimbo. In mano teneva un comunissimo sacchetto pieno di immondizia: strano, però, che invece di gettarlo, continuava a camminare lungo l'isola pedonale, verso la stazione, ignorando i vari cassonetti. Con estrema cautela, vista la presenza di un minore, gli agenti si sono avvicinati al sospettato, l'hanno circondato e convinto a consegnare il sacchetto.
Il bluff sul domicilio
A furia di rovistare, tra pannolini (di un altro bambino, più piccolo, che era nella stessa casa) e avanzi di cibo, sono riusciti a recuperare una scatoletta in cui erano nascosti due etti di cocaina grezza, in cristalli, da frullare per poi essere tagliata: l'avrebbe rivenduta ai nordafricani specializzati nello spaccio al dettaglio, in particolare al Piano. Ma gli investigatori sono andati oltre e sono riusciti a scovare il vero domicilio del dominicano: non già la casa della ex, dove voleva far credere di abitare, bensì un appartamento di via Marconi, dove si appoggia quando è ad Ancona. I poliziotti hanno cercato dappertutto e stavano per arrendersi quando uno di loro ha avuto un intuizione: un altro etto di coca purissima era nascosta in una nicchia dietro il contatore del gas. A quel punto per Cochito sono scattate le manette (ora si trova ai domiciliari, mentre il figlio è stato affidato alla madre). I 3 etti di cocaina sequestrata, già polverizzata e lavorata, si sarebbe moltiplicata fino a un chilo e avrebbe fruttato oltre 40 mila euro rispetto ai 10 mila pagati dal dominicano a un corriere che l'avrebbe fatta arrivare dall'Olanda o da Londra. Gli investigatori cercano di ricostruire il canale di approvvigionamento e risalire la piramide della grande distribuzione.
Il petting spinto
Più ingenuo, eppure ingegnoso, il ragazzo appena maggiorenne che le Volanti hanno arrestato venerdì pomeriggio, attorno alle 15, lungo la Flaminia, poco dopo la stazione. Certo, viaggiare con un carico di marijuana su una Fiat Punto color blu elettrico non è il modo migliore per passare inosservati. Ma quella che si è presentata agli occhi dei poliziotti, impegnati in un posto di blocco di routine, è stata una scena davvero singolare. A bordo c'erano 4 amici anconetani, tutti giovanissimi. Mentre gli agenti controllavano patente e libretto, sul sedile posteriore il 18enne (S.G.) si è lasciato andare a un petting piuttosto spinte con una ragazza seduta accanto a lui (poi si è scoperto che non era la fidanzata).