Sull'accentramento alla Palombella: «Due limiti: si rischia di isolarli definitivamente

2 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Marzo 2017, 05:00
Sull'accentramento alla Palombella: «Due limiti: si rischia di isolarli definitivamente dal resto della città e potrebbe essere un azzardo mettere insieme etnie diverse». In via Dalmazia, i fedeli si sarebbero spartiti le moschee. Al 54 ci sono più che altro africani. Il 24 è frequentato da pakistani e bengalesi. Difficile conciliare culture diverse.
Posteggi e rifiuti
Ne sanno qualcosa i coniugi Lodovichetti. Una delle loro finestre dà sul cortile del centro all'incrocio con via Ragusa. «Non può una moschea stare in un palazzo afferma Giancarlo -. Il venerdì qui diventa il caos, perché parcheggiano in mezzo alla strada per andare a pregare. Per non parlare di quando c'è il Ramadan: si mettono a fare i comizi all'aperto e in piena notte». «Se se ne vanno dice la moglie Luana sono contenta. Creano confusione quando si riuniscono in massa e con le auto parcheggiano ovunque. In più, le case si sono svalutate. Non si riesce più a vendere un appartamento». In effetti, facendo un giro per il quartiere, di cartelli di affitto o vendita affissi sui portoni se ne vedono a bizzeffe. «Il fastidio è relativo sostiene Simonetta Pantaloni, un'altra residente di via Dalmazia ma il problema del parcheggio è grande. Si credono i padroni della strada. E poi, quando c'è il Ramadan è pieno di immondizia per strada. I cassonetti sono gonfi. Sembra che a loro sia tutto dovuto, ma serve un po' di rispetto e senso dell'educazione. L'integrazione? Sono loro a non volerla perché continuano a mantenere il loro stile di vita. Se andranno via di qua, almeno staranno tutti insieme e saranno più liberi». Ancora sul progetto dell'accentramento mancano conferme ufficiali sia da parte dell'Amministrazione che della comunità islamica. Se dovesse vedere la luce, l'assessore Stefano Foresi ha già sottolineato che «il Comune, per quelle che sono le sue competenze, aumenterà il livello di attenzione. E chiederemo anche alle altre forze di polizia, con cui c'è un'ottima sinergia, di rafforzare i controlli».
Federica Serfilippi
© RIPRODUZIONE RISERVATA