Se il mercato immobiliare degli affitti è in picchiata, non naviga in acque

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Venerdì 30 Settembre 2016, 05:00
Se il mercato immobiliare degli affitti è in picchiata, non naviga in acque migliori quello legato agli alloggi Ersu. In città, gli studentati sono sette, dislocati nei quartieri che ospitano i poli dell'Univpm. Ogni anno sono disponibili 534 posti letto, ma quasi mai vengono utilizzati tutti. Il motivo? La condizione di fatiscenza in cui versano. Rispetto a due anni fa, quando l'associazione studentesca Gulliver aveva protestato per lo stato di degrado degli alloggi, la situazione è leggermente migliorata. I problemi che riguardano la sicurezza, ad esempio, sono stati risolti. Ma non basta. In alcuni studentati, la cucina e le docce sono in comune. In altri, manca la lavatrice. In altri ancora, non sono presenti divani ma semplici sedie e lo spazio per studiare non esiste. In pratica, l'antitesi del college americano. Eppure, il progetto degli alloggi del Buon Pastore, ex convento tra via Fanti e via Scosciacavalli, doveva modellarsi sulla modernità dei campus. Tutto fermo. «A settembre 2014 - afferma Valerio Buccino, responsabile Ersu della lista Gulliver - doveva aprire una prima ala con circa 200 posti letto, ma non si è fatto più nulla».
La riforma
Anche a causa delle criticità che si trova ad affrontare l'Ersu, ora impegnata sul fronte della riforma sulla governance. «Per gli studenti - continua Buccino - si sta giocando un partita fondamentale. La questione dei servizi, che comprende anche gli alloggi, è un punto focale della riforma. Se ci fosse un'istituzione unica e non divisa a seconda dell'università, ci sarebbero meno disparità a partire dalla distribuzione dei fondi. Non è possibile che ad Ancona ci siano solo 534 alloggi, quasi tutti malmessi, a fronte di circa 17 mila studenti, e che Urbino abbia 1570 posti letto con iscrizioni molto più basse rispetto all'Univpm».
Federica Serfilippi
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