Restyling e pezzi mancanti

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Sabato 22 Ottobre 2016, 05:00
I PROGETTIANCONA Si potrà scendere dall'Urban center di Palazzo degli Anziani fino a piazza Dante attraverso la suggestiva scalinata griffata dall'architetto De Carlo. Ammirare la casa del Capitano restaurata e aperta verso il mare, senza più l'ombra di una palestra e di un laboratorio scolastico. Sarà possibile, entro il 2019, visitare le vestigia dell'antico porto romano sotto le volte di una copertura trasparente. Immagini proiettate su un futuro ormai vicino, visto che il finanziamento europeo assegnato al Comune di Ancona concede 36 mesi di tempo e non un giorno di più per realizzare il progetto Waterfront 3.0, destinato a trasformare il lungomare Vanvitelli nella cerniera tra porto antico e centro storico.
L'illuminazione artistica
Ma nel bel mezzo di questo luogo svecchiato, impreziosito da un'illuminazione artistica, potrebbe svettare ancora chissà per quanto tempo il palazzo del Nautico così com'è ora, in cerca di un'identità e di un impiego. Perché presto le ultime sei classi dell'istituto Elia rimaste nella vecchia sede di lungomare Vanvitelli raggiungeranno tra non molto il quartier generale del Volterra-Elia a Torrette, che sarà ingrandito grazie a un finanziamento da 2,5 milioni ottenuto dalla Provincia di Ancona con un bando sulla Buona Scuola. E al momento non ci sono ipotesi per un utilizzo alternativo del vecchio Nautico, visto che sembra tramontata l'ipotesi di un trasloco della Soprintendenza Archeologica e Archivistica nell'edificio che si affaccia sul porto traianeo.
Una soluzione da inventare
Siamo in una delicata fase di stallo, come riconosciuto dallo stesso sindaco Valeria Mancinelli in un recente incontro con la stampa. Perché se è vero che il progetto Waterfront 3.0 (che ha vinto un bando Iti regionale da 6,2 milioni di fondi europei su un costo complessivo di 7,8) prevede l'abbattimento del laboratorio e della palestra del Nautico per dare respiro alla casa del Capitano, per il plesso dell'istituto Elia la soluzione è ancora tutta da inventare.
«La destinazione è aperta, non dipende da una scelta politica - ha detto il primo cittadino - serve qualcuno che abbia risorse economiche, visto che al momento non è prevista in questa sede una funzione pubblica del Comune. La Soprintendenza si era fatta avanti, ma poi con l'arrivo del nuovo soprintendente unico sembra che non ci sia più questo interesse e si stiano immaginando altre soluzioni, dove non si debba pagare l'affitto». Ad oggi, ha ammesso l'avvocato Mancinelli, il Comune non ha avuto altre richieste. «Stiamo cercando di sollecitare una risposta definitiva della Soprintendenza. Anche un no, per prendere in considerazione altre ipotesi. Il punto è che per il Nautico bisogna concretamente trovare qualcuno che voglia investire per farci qualcosa».
Le scuole inutilizzate
Perché altrimenti si rischia di allungare la lunga serie di scuole inutilizzate (ex Stracca, ex Savoia, ex Ipsia...) e di lasciare un palazzone vuoto e malmesso nel bel mezzo di uno scintillante Waterfront, dove il Palazzo degli Anziani è destinato a ospitare un Urban Center, vetrina multimediale delle bellezze marchigiane, e una scalinata che digrada verso il porto traianeo, valorizzato dal recupero degli scavi medievali e da un'illuminazione di taglio architettonico dal porto antico fino alla spina dei corsi.
Non sarebbe l'unico restyling a rischio di casella mancante. Dopo 24 anni sta per riaprire ad esempio l'ex cinema-teatro Metropolitan, recuperato dalla Metropolitan Building di Edoardo Longarini. Il 4 novembre è previsto il primo vernissage con l'inaugurazione dello store da 2.500 mq di H&M, catena di abbigliamento low cost che già ieri ha messo le sue insegne al pianterreno. Ma ancora non sono arrivate proposte per la gestione del caffè letterario con sala da 300 posti aperta al pubblico.