Picco dell'influenza Ospedali sotto stress e code in farmacia

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Mercoledì 28 Dicembre 2016, 05:00
LA SANITÀ ANCONA È arrivata come un vento che soffia forte. All'improvviso, cogliendo di sorpresa centinaia di persone intente a preparare gli ultimi dettagli per il Natale. Gli esperti avevano avvertito. E così è stato: l'influenza ha colpito proprio a ridosso delle vacanze invernali. Il virus, preannunciato come più aggressivo rispetto a quello dello scorso anno, ha messo non solo ko gli anconetani, ma ha anche costretto le farmacie, gli sudi medici e il pronto soccorso dell'ospedale di Torrette a un duro lavoro. Con diversi farmaci da banco esauriti.
A Torrette
Caos, lunghe attese ed emergenze hanno contribuito a rendere quella di ieri una giornata infernale per il nosocomio regionale. È a metà mattina che si è verificata la situazione più complessa con almeno 50 pazienti in coda, di cui una buona parte affetta da disturbi derivati dalla contrazione del virus che ha ormai raggiunto il suo picco massimo. In totale, sono stati registrati oltre 140 accessi. Tra questi, 5 codici rossi e 29 gialli, molti dei quali legati a stati febbrili e a problemi cardiorespiratori connessi a complicanze originate dall'influenza.
I dati
Se i casi di media e alta gravità hanno costituto il 30% degli ingressi (+5% rispetto agli altri giorni), il resto della giornata è stato dominato da codici bianchi e verdi. Per questi ultimi, tempi di attesa che hanno superato le due ore dall'accettazione al triage fino alla visita. Ad intasare il pronto soccorso è stata una serie di fattori che, messi insieme, hanno costituito una combo perfetta per creare una condizione che ha messo a dura prova l'organizzazione del presidio coordinato dal dottor Salvi. Innanzitutto, è stata rilevata una grande quantità di forme virali che hanno interessato sia le vie respiratorie che l'apparato gastrointestinale. Per risolvere le criticità, in molti hanno deciso di bypassare la visita dal medico curante per rivolgersi direttamente all'ospedale di Torrette. La struttura è stata presa d'assalto anche da alcune persone arrivate da fuori città. Tanti pazienti hanno trovato sold out nei presidi vicino alle loro abitazioni. Inevitabile, allora, la scelta di raggiungere il capoluogo regionale. I disagi non ha spazientito più di tanto i malati, giunti autonomamente a Torrette. «Sono arrivata questa mattina alle 6.30 racconta un'anziana di Falconara - quando al pronto soccorso non c'era ancora tanta gente. Avevo male alle articolazioni. Sono uscita verso le 13». Sette ore per la visita dal medico, gli accertamenti e le dimissioni dall'ospedale.
I farmacisti
Gli straordinari non sono stati compiuti solamente da Torrette, ma anche dalle farmacie del capoluogo e dagli studi medici. Tra Natale e ieri, il picco d'influenza ha causato disagi, tanto che alcuni medicinali utilizzati per combattere le varie forme del virus sono addirittura terminati. «A Santo Stefano racconta il dottor Paolo Valla dell'omonima farmacia di corso Garibaldi c'è stata moltissima affluenza, soprattutto la mattina e il pomeriggio. Si sono presentate persone affette da disturbi gastrointestinali e problemi legati alle vie respiratorie, tutte conseguenze derivate probabilmente dall'influenza. In serata, erano finite le scorte di Tachipirina e Bentelan tanto che abbiamo consigliato di comprare degli equivalenti. Una cosa eccezionale, dato che noi siamo sempre ben forniti. Abbiamo venduto anche varie confezioni di prodotti anti nausea».