Doppia rissa, feriti e paura Una notte di delirio al Piano

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Martedì 30 Maggio 2017, 05:00
IL CASO
ANCONA Due risse nel giro di due ore, a pochi centinaia di metri di distanza l'una dall'altra. È il bilancio della notte di paura e delirio vissuta al Piano tra domenica e ieri. Nel buio di inizio estate, è stata la violenza a dominare la scena della seconda Ancona, alle prese con un'integrazione che assume sempre di più i contorni di un banco di prova per l'intera città. A calcare il palcoscenico sono stati due gruppi di stranieri, uno di origine romena, l'altro dominicana. Nessun collegamento tra loro. Il primo parapiglia è scoppiato attorno alle 23, in corso Carlo Alberto, nelle vicinanze di un locale. Coinvolte anche una mamma e sua figlia, di soli 13 anni. Tutte e due sono finite al pronto soccorso, dopo l'intervento dei militi della Croce Gialla.
Il ferito barcollante
Il secondo, invece, è iniziato all'1 all'interno di un appartamento privato per poi proseguire in strada e finire nel bel mezzo di piazza Ugo Bassi. È proprio qui che i poliziotti hanno trovato un ragazzo barcollante, con delle ferite vistose al braccio. Una scena drammatica per cui gli uomini della Questura sono subito intervenuti. Il giovane, poi finito anche lui all'ospedale, cercava di raggiungere una farmacia per curare le conseguenze di una colluttazione avvenuta poco prima con un collega di lavoro, nonché suo coinquilino. A partecipare alla mischia anche il padre del ferito, raggiunto secondo quanto trapelato dai colpi di una mazza da baseball. Quando le Volanti hanno fatto un controllo a casa, hanno trovato una finestra rotta e varie bottiglie di birra. Ci sarebbe l'alcool all'origine dei due episodi. Troppe le lattine finite e i fiaschi scolati in una sola sera. L'irrazionalità deve aver preso il sopravvento, facendo trasformare la strada in una sorta di ring dove sfidarsi per futili motivi e darsele di santa ragione.
Il problema dell'alcol
Qualche ceffone, di quelli volati in corso Carlo Alberto, è stato anche visto da alcuni residenti del quartiere. La zona che più di tutte le altre ha visto mutare negli ultimi anni il proprio tessuto sociale, a causa delle ondate migratorie che hanno fatto del Piano un punto di riferimento per i cittadini stranieri. Sull'integrazione molto è stato fatto, ma ancora molto si deve fare, tanto che, a distanza di brevi periodi, spunta sempre fuori la questione sicurezza ogni volta che accade un fatto di cronaca legato alla microcriminalità. Quelli avvenuti la scorsa notte, per cui ancora non sono state sporte denunce di parte, sono episodi isolati che nulla c'entrano con lo spaccio o altri reati. Sono tafferugli scoppiati tra persone completamente ubriache che, comunque, non possono non andare a incastrarsi in un contesto già di per sé complesso, che sfiora tensioni e paure provate dai residenti. Non c'è nessun allarmismo all'orizzonte, anche perché negli ultimi mesi la situazione del Piano è costantemente monitorata dalla collaborazione stretta tra Amministrazione comunale e forze di polizia.
Lite in famiglia
Nella notte di domenica, il primo intervento della Questura è avvenuto attorno alle 23. Ad attirare l'attenzione degli agenti è stata una zuffa iniziata davanti a un locale di corso Carlo Alberto, a poche decine di metri dalla rotatoria che porta verso la stazione ferroviaria. Un punto che in passato era già stato teatro di episodi di violenza. Dai primi riscontri, sembra che sia scoppiata una lite tra due coppie di genitori dominicani. All'origine ci sarebbe stata un'incomprensione dei rispettivi figli, tutti e due minorenni e presenti alla scena. Insomma, anziché porre rimedio e cercare la riconciliazione, hanno preferito mettersi le mani addosso, tra pugni e schiaffi. Non prima di aver urlato insulti e improperi con litri di birra in corpo. Solo l'intervento della polizia ha messo un punto al feroce litigio.