Dal nuovo lungomare alla lanterna rossa I tre assi dello sviluppo

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Martedì 30 Agosto 2016, 05:00
LA STRATEGIAANCONA Il waterfront svelato alla città. La festa del mare di domenica è anche l'occasione per lanciare il progetto destinato a ricucire il rapporto città-mare di cui il Porto antico è stato solo un assaggio. Domenica infatti l'assessore al porto Ida Simonella presenta il progetto Iti-Waterfront3.0, che ha recentemente vinto (primo classificato tra i progetti delle città capoluogo delle Marche) il bando regionale per l'accesso ai fondi europei destati a programmi di sviluppo urbano sostenibile. Un racconto di come cambierà la cerniera tra porto antico e città storica. Tassello da 8 milioni, il primo delle tre iniziative messe a punto dal Comune, d'intesa con altri enti, per il nuovo assetto da Torrette alla lanterna rossa. Ma complessivamente in campo ci sono progetti per 70-80 milioni, tali da ridisegnare l'intero profilo nord del capoluogo e realizzare quel frontemare sinora solo agognato.
Intervento3.0
Il progetto waterfront3.0 ha un impatto complessivo di 7 milioni 790 mila euro. Ai 6,2 milioni di fondi europei si aggiungeranno infatti le quote del Comune e degli altri partner. Gli obiettivi da realizzare? La scalinata dell'architetto De Carlo che scende da Palazzo degli Anziani a piazza Dante Alighieri. La casa del Capitano del porto restaurata e senza più le due palestre del Nautico al fianco, libera di respirare il mare e di guardare al Porto Antico. Lo Urban center ai piani inferiori del Palazzo degli Anziani. E il porto romano con una nuova copertura trasparente. Con il lungomare Vanvitelli, punto di congiunzione tra scalo e centro storico. Una visione di città futura condivisa con un partneriato pubblico con Autorità portuale, Istituto di scienze marine-Cnr, soprintendenza Archeologia delle Marche e Università Politecnica delle Marche. Il Comune ha previsto 580 mila euro, l'Authority 400 mila destinati all'illuminazione del Porto Antico e del lungomare, la Soprintendenza 100 mila per gli scavi e le mappe archeologiche, l'Ismar 480 mila euro che servono al recupero della vecchia palazzina uffici dell'Authority, nuova sede dell'Istituto tra Nautico e Fincantieri.
Riqualificazione
Il secondo tassello messo a punto è il programma di riqualificazione Archi-Palombella. Il maxi progetto è già stato approvato dalla Giunta per partecipare al bando del governo e tentare di ottenere un finanziamento di 12 milioni nell'ambito del bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo. Il programma di riqualificazione prevede agli Archi un'azione di miglioramento della qualità e del decoro urbano della periferia storica. Oltre a una rotatoria (nella zona dell'attuale incrocio semaforico con via Marconi) per semplificare l'accesso al Mandracchio, alla ristrutturazione e nuova edificazione delle infrastrutture destinate a servizi sociali, culturali, educativi. Piazza del Crocifisso e il quartiere Archi sono anche interessati da un'azione di miglioramento della qualità e del decoro urbano della periferia storica. Nel programma compare anche la manutenzione straordinaria del quartiere ex Iacp di via Marchetti. Tra gli interventi si prevede inoltre il completamento dell'ex fornace Verrocchio da destinare ad autostazione dei bus. Mentre la riqualificazione del complesso ex birra Dreher alla Palombella ipotizza la demolizione di gran parte della vecchia ditta (verrà recuperato un solo edificio) così da realizzare un posteggio e alcuni impianti sportivi polivalenti. Mentre delle rampe permetteranno di collegare l'area della Palombella al soprastante parco di Posatora.
Lungomare
Il terzo asse nel disegno del Comune punta a ridisegnare il lungomare nord. Interventi a catena per 50-60 milioni tali da trasformare i 1500 metri d'ingresso del capoluogo.