«Chiudete quei locali riempiono il quartiere di ubriachi e abusivi»

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Venerdì 21 Luglio 2017, 05:00
LA SICUREZZA
ANCONA Un minimarket vendeva alcolici in lattina a poche ore dal concerto di Noa, nonostante il divieto imposto dal prefetto e dal questore in base alle nuove misure di sicurezza per i raduni pubblici. Altri locali, già monitorati dal Comune, continuano a servire da bere a clienti ubriachi. Altri ancora non rispettano gli orari di chiusura, infischiandosene delle ordinanze che obbligano i titolari ad abbassare le serrande dalle 8 di sera alle 8 del mattino.
È la dimostrazione che le leggi non bastano perché c'è sempre chi è pronto a violarle. Non resta che una soluzione: intervenire col pugno di ferro. È quello che vuol fare il sindaco, che ha annunciato un incremento dei controlli al Piano e l'imminente arrivo di nuove telecamere. All'orizzonte si prospettano interventi più drastici che potrebbero portare a sanzioni, limitazioni dell'orario di apertura fino alla sospensione delle licenze con chiusura dei locali fuori legge. «Non appena avremo il riscontro dei verbali della polizia municipale, provvederemo ad emettere nuove ordinanze», conferma il vicesindaco Pierpaolo Sediari.
Tutto nasce dalle segnalazioni arrivate dai commercianti e da alcuni residenti della zona di piazza Ugo Bassi, via Scrima e piazzale Loreto. In questo triangolo difficile del Piano c'è chi continua a fare di testa sua, senza il minimo rispetto delle leggi e di chi vive o lavora da quelle parti e non ne può più di assistere quotidianamente alle solite scene: gente che gira in strada ubriaca già al mattino presto, inquietanti capannelli di individui poco raccomandabili, venditori ambulanti abusivi. Insomma, l'esatto opposto dell'immagine di decoro e sicurezza per cui il sindaco si sta battendo per rilanciare il quartiere, anche attraverso il festival dell'integrazione appena concluso. Commercianti e residenti hanno presentato una petizione direttamente all'assessore Stefano Foresi, finita poi al vaglio della Giunta. «Aumenteremo i controlli e se, come pare, verranno riscontrate irregolarità, adotteremo provvedimenti molto più duri, fino alla sospensione delle licenze e alla chiusura coatta delle attività», dice Foresi. Aggiunge Sediari: «Metteremo in campo una serie di operazioni volta a sgomberare il campo da attrattori di problemi per il Piano». Questo ha partorito l'incontro con due avvocati a cui esercenti e residenti della zona di piazza Ugo Bassi si sono affidati per difendere il loro territorio. È un'implicita conferma di come sia ancora molto lungo il percorso voluto dal sindaco Valeria Mancinelli, che sogna per il Piano un risarcimento d'immagine e un modello d'integrazione in stile londinese.
Le indagini della Municipale
La polizia municipale sta completando la sua attività d'indagine, al termine della quale partiranno le ordinanze restrittive a carico di un paio di attività commerciali tra piazza Ugo Bassi e piazzale Loreto che tuttora sono sottoposte a misure particolari, come la chiusura obbligatoria tra le 20 e le 8. Eppure negli ultimi mesi avrebbero continuato a vendere alcolici anche nella fascia vietata, per questo ora rischiano punizioni estreme che potrebbero portare alla sospensione delle licenze e alla chiusura, più o meno temporanea. Non hanno organizzato una raccolta firme, ma hanno inviato decine di segnalazioni in Comune, anche i residenti di via De Gasperi alle prese con il disturbo che da tempo causa un locale gestito da stranieri. E non parlano semplicemente di musica a tutto volume, ma anche di schiamazzi e liti e rimarcano la non ottemperanza dell'obbligo di chiusura notturna. Da queste parti in passato si scatenarono risse furibonde, un cuoco fu minacciato di morte da un avventore ubriaco, mentre i residenti più volte si sono ritrovati con le auto rigate e danneggiate dopo party all'insegna degli eccessi.
Stefano Rispoli
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