ASCOLI Non aveva effettuato viaggi all'estero ma le lesioni che presentava erano decisamente sospette. Primo caso di Vaiolo delle scimmie nelle Marche, infetto un uomo di 42 anni residente in provincia di Ascoli Piceno. La scoperta è avvenuta durante una visita di counselling nell'ambulatorio di Infettivologia dell’Area Vasta 5 dove la dottoressa Giuseppina D'Amato ha notato delle lesioni cutanee associate a linfoadenomegalia (ingrossamento dei linfonodi), in un paziente, che non aveva storia di viaggi recenti in Paesi endemici e non risultava vaccinato contro il vaiolo umano. La domanda, ora, è una: come si è infettato? In Italia, la vaccinazione è stata sospesa nel 1977 e ufficialmente abrogata nel 1981. Oggi sono disponibili nuovi vaccini (di terza generazione) più attenuati e non replicanti, approvati per usi specifici da diverse autorità regolatorie nazionali.
Condizioni non preoccupanti
Le condizioni dell'uomo di 42 anni, residente in provincia di Ascoli, non destano preoccupazioni.
Il monitoraggio in tutta la regione
La situazione è costantemente monitorata dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. La Regione Marche e in particolare l’ASUR e l’AV 5 stanno dimostrando di saper mettere in campo una sorveglianza attenta ed efficace come identificato al primo punto dall’Oms per garantire la prevenzione e il controllo dell’infezione. «Dobbiamo ricordare - spiega una nota - che ci troviamo di fronte ad una malattia a trasmissione diretta e che, in particolare alle nostre latitudini, si diffonde tra esseri umani, attraverso contatti stretti. Si tratta inoltre di una malattia molto diversa rispetto al Covid, con i cluster che tendono ad autoeliminarsi. Si tratta ormai di una infezione endemica che conta 6.177 casi nel mondo e 192 (193 con il nostro!) in Italia (che si colloca al nono posto per casi) con la quale dovremmo imparare a confrontarci senza allarmismi e inutili paure». Al 1 luglio 2022 i casi confermati in Italia sono 192, identificati principalmente nelle Regioni Lombardia (109), Lazio (40), Emilia Romagna (17).
I sintomi
I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono di solito: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia. Durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento. I segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee sottoforma di vescicole. Possono essere infettive ulcere, lesioni o piaghe della bocca. Il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet in caso di contatto prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri della stessa famiglia e altri contatti stretti dei casi confermati), ma anche con contatto diretto tra le lesioni durante rapporti sessuali. Indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di una persona infetta possono contagiare altre persone. Fondamentale che chiunque abbia sintomi riferiti al vaiolo delle scimmie contatti immediatamente il proprio medico.