Tra aree di crisi, sanità e infrastrutture
Marche e Abruzzo cercano la sintesi

FERMO - Luca Ceriscioli e Luciano D’Alfonso parlando di “accordi funzionali” e “convenienza comune”, sorridono e si stringono la mano. Qui non si tratta di macroregioni o grandi strategie per il futuro, ma di due regioni confinanti e simili, rivolte verso le stesso mare e con alle spalle le stesse montagne. Due Regioni che vogliono dialogare. Nella tarda mattinata i due Governatori di Marche e Abruzzo si sono incontrati a Villa Lattanzi, albergo a cinque stelle fra l’incantevole Torre di Palme e il mare, in Comune di Fermo. Fra sentieri che si perdono nel bosco e uccellini cinguettanti hanno avuto modo di (ri)mettersi a discutere dei tanti punti in comune fra le due Regioni per un patto che nulla toglie agli incontri sull’Italia di mezzo con Marche, Umbria e Toscana o le strizzate d’occhio agli altri vicini della costa romagnola.  Sotto la lente un’alleanza su temi di carattere economico, infrastrutturale, sanitario e di turismo sostenibile per far emergere il potenziale della Regione Adriatica di cui tanto si parla in questi giorni, fra i temi a cuore anche al vicino Abruzzo. In primis l’attenzione è sull’Area di crisi per la zona a cavallo fra Ascolano e Teramano. “L’obiettivo - sottolinea Ceriscioli - è dare in tempi certi risposte concrete su temi come infrastrutture, Aree di crisi e sanità. Scelte che possono metterci in condizione di realizzare tanti progetti impostati singolarmente come Regioni ma che, vissuti insieme, possono dare un buon risultato”.