ANCONA C’è voluta una giunta straordinaria fissata last minute per le 15 di ieri, ma alla fine il tanto sofferto via libera è arrivato. La Regione ha comunicato all’Enac il suo benestare a portare avanti l’operazione con SkyAlps e garantire la continuità territoriale verso Roma, Milano e Napoli. Una comunicazione in punta di penna: di fatto si limita a «prendere atto» dell’apprezzamento espresso dall’Ente, che ha «ritenuto congrua la proposta del vettore», e del disco verde del Ministero delle Infrastrutture «nel carattere emergenziale della procedura».
Forte di queste premesse, la giunta «decide di comunicare all'Enac di procedere alla conclusione dell'iter» per «avviare quanto prima le attività per la nuova progettazione degli oneri di servizio pubblico per i voli da e per l'aeroporto di Ancona», si legge nella comunicazione approvata ieri da Palazzo Raffaello.
Da quel momento è iniziata una serrata trattativa tra le parti e un non semplice lavoro di diplomazia da parte dell’Enac per giungere ad un compromesso storico che coniugasse le richieste della Regione e la sacrosanta pretesa della compagnia di non lavorare in perdita. Compromesso storico che si è tradotto nel mantenimento delle due rotazioni giornaliere su Linate (che passano a una il sabato e la domenica) - conditio sine qua non imposta dal governatore - una rotazione imperfetta su Fiumicino (che non consente l’andata/ritorno in giornata) e due rotazioni alla settimana su Napoli, il lunedì e il venerdì. Offerta ridotta rispetto a quella attualmente operata da Aeroitalia e con un costo quasi raddoppiato: da 563mila euro mensili si passa a circa 1 milione di euro.
Le tappe cruciali
Condizioni tanto diverse da far irrigidire la Regione, che ha preteso la formalizzazione nero su bianco del pare positivo dell’ente tecnico (l’Enac) ad un’offerta che implica contributi pubblici molto più alti. Formalizzazione arrivata martedì a Palazzo Raffaello con una comunicazione dell’Ente che conteneva le parole magiche: «Proposta ritenuta congrua». Solo quando si è sentita garantita a 360 gradi - e temendo che un’attesa ancora più lunga avrebbe fatto scappare SkyAlps - la giunta ha dato disco verde alle ultime tappe dell’iter. «Siamo fiduciosi che quanto vissuto in questi mesi possa essere messo alle spalle - l’auspicio di Acquaroli affidato ad un post - e che la continuità territoriale possa finalmente produrre gli effetti sperati, eliminando quell’isolamento che tanto ci condiziona». Meglio tardi che mai.