ROMA - Il terremoto che si è verificato questa mattina alle ore 7.40 nell’Italia centrale è stato di magnitudo 6.5, di poco inferiore a quello, di magnitudo 6.8, che il 23 novembre 1980 colpì l’Irpinia e la Basilicata, provocando oltre 2.570 morti. Si inserisce, inoltre, tra i più forti terremoto in Italia degli ultimi 110 anni. Il sisma odierno, inoltre, è stato più forte di quello del 24 agosto scorso al confine tra Lazio e Marche (nell’area di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto), di magnitudo 6.0, che fece circa 300 morti. È stato superiore come intensità alle due scosse del 26 ottobre (magnitudo 5.4 la prima, 5.9 la seconda) nell’area di Norcia, Castelsantangelo e Preci, tra Umbria e Marche, la stessa di questa mattina. La scossa di oggi, inoltre, è stata più forte anche di quella del 6 aprile 2009 all’Aquila, di magnitudo 5.8, che provocò oltre 300 morti. L’intensità del sisma di questa mattina, inoltre, si è avvicinata, senza tuttavia superarla, ai tre principali terremoti verificatisi nel secolo scorso in Italia: quello di Messina del 28 dicembre 1908 (magnitudo 7.0, 85.926 morti), quello che il 13 gennaio 1915 si verificò in Abruzzo (magnitudo 6.8, 32.610 morti); quello dell’Irpinia-Basilicata (magnitudo 6.8, 2.570 morti).
cco un elenco di alcuni dei principali terremoti in Italia negli ultimi 110 anni:
28 dicembre 1908 Messina 7.0
13 gennaio 1915 Abruzzo 6.8
23 novembre 1980 Irpinia-Basilicata 6.8
30 ottobre 2016 Norcia-Preci 6.5
24 agosto 2016 Amatrice-Arquata 6.0
26 ottobre 2016 Norcia-Castelsantangelo 5.9ù
6 aprile 2009 L’Aquila 5.8.
Marche, sisma tra i più forti
in 110 anni. Quasi come in Irpinia
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Domenica 30 Ottobre 2016, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 17:19
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