Hotel per i profughi ucraini, la proposta di Federalberghi alla Regione Marche: «Corsi di formazione e li assumiamo per l’estate»

L'arrivo di profughi dall'Ucraina alla stazione di Milano
L'arrivo di profughi dall'Ucraina alla stazione di Milano
di Martina Marinangeli
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Domenica 20 Marzo 2022, 04:05

ANCONA - Non solo ospitalità, ma anche corsi di formazione per poter lavorare, durante la stagione estiva, nelle strutture ricettive che li accoglieranno. È la proposta avanzata da Federalberghi alla Regione nell’ambito del piano di assistenza ai profughi ucraini in fuga dalla guerra. Giovedì Palazzo Raffaello ha approvato l’accordo quadro e lo schema di contratto per assicurare, sul territorio regionale, «l’accoglienza, il soccorso e l’assistenza» alla popolazione ucraina.

Un protocollo già sottoscritto da Federalberghi, che sta portando avanti una ricognizione delle strutture pronte a garantire la propria disponibilità. 


La mappa
«Ne abbiamo trovate già una decina – fa sapere Emiliano Pigliapoco, presidente dell’associazione di categoria – ma contiamo di arrivare più o meno alle 18 strutture individuate, durante la pandemia, per l’assistenza alle persone positive al Covid. Abbiamo anche chiesto alla Regione di poter garantire ai profughi, una volta accolti, corsi di formazione per dar loro la possibilità di lavorare durante il periodo estivo nelle strutture che li ospitano. In questo modo – sottolinea –, oltre all’assistenza, diamo loro un modo per integrarsi nel territorio ed una sorta di ritorno alla normalità».

Nell’attesa del responso da parte della Regione, si lavora per dare ai rifugiati un tetto sulla testa.

Nello schema di accordo quadro stilato dal soggetto attuatore per la gestione della crisi ucraina Stefano Stefoni, si legge che, «per i primi 6 mesi è prevista una necessità minima di 100 posti per ogni provincia, sulla stima delle indicazioni pervenute dalle Prefetture» e la classificazione minima richiesta alle strutture ricettive per accogliere i profughi «deve essere almeno di 2 stelle».


L’organizzazione
Al fine di garantire la rotazione, «il referente dell’associazione procederà ad assegnare al massimo un numero di circa 30 ospiti per ogni struttura, senza frazionare i nuclei familiari. Qualora si addivenisse alla sottoscrizione di più accordi quadro con diverse associazioni di categoria – prosegue il protocollo –, sarà adottato il criterio di rotazione secondo il quale, saranno assegnati un numero pari a circa 300 unità». Il gestore della struttura ricettiva ospitante si impegna a fornire il trattamento di pensione completa al costo massimo di 60 euro giornalieri/pro-capite, ma potranno essere previste anche la formula mezza pensione per 50 euro massimi al giorno, e la formula pernottamento e prima colazione per 35. Nel caso di ospitalità di bambini di età inferiore ai 10 anni, le tariffe saranno ridotte del 50%.

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