Strade, piano da 88 milioni per riconnettere le Marche: alle opere viarie un terzo del budget della manovra

Decisivi 5 maxi progetti per la svolta infrastrutturale

Strade, piano da 88 milioni per riconnettere le Marche
Strade, piano da 88 milioni per riconnettere le Marche
di Andrea Maccarone
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Giovedì 3 Agosto 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 07:34

ANCONA Le infrastrutture viarie coprono una fetta importante del Programma triennale dei Lavori pubblici 2023-2025. Ammontano a 88 milioni di euro le risorse destinate al completamento e all’adeguamento dei collegamenti stradali. Più di un terzo del valore complessivo del Programma che tocca quota 235 milioni di euro. Un sistema di interventi che punta a rilanciare le connessioni interne in un’ottica di sviluppo economico dei territori. La Regione getta lo sguardo addirittura al Piano delle Infrastrutture Marche 2032, prossimo all’approvazione in giunta, per la realizzazione nelle Marche di una piattaforma logistica naturale per incrementare i traffici internazionali est-ovest, dall’Oriente verso la Penisola Iberica e l’Atlantico.


Le opere 


Ma accorciando l’orizzonte temporale, per restare in un range di programmazione più ravvicinato, il piano approvato martedì scorso in consiglio regionale trova al suo interno cinque maxi opere decisive per la svolta infrastrutturale della regione. Nonché con l’incidenza più alta in termini di risorse economiche impegnate. Su tutte la bretella di collegamento tra la SS77 e la SS16, ovvero la Civitanova-Foligno. Trentaquattro milioni di euro gli investimenti previsti nel Piano 2023-2025 così ripartiti: 10 milioni nel 2025 e i restanti 24 nelle annualità successive; il collegamento Macerata-Villa Potenza (24,5 milioni di euro il cui stanziamento è previsto interamente nel 2025); la realizzazione della bretella di collegamento tra il casello dell’A14 di Porto Sant’Elpidio e la Lungotenna (10 milioni nel 2025 e i restanti 14 nelle annualità successive); l’ampliamento della SR502 Jesi-Cingoli per 9,8 milioni di euro tutti nel 2025 e la bretella sud di Osimo per 4,9 milioni (340mila euro nel 2024 e 4 milioni e 560mila euro nel 2025). 


I collegamenti a maglia 


Secondo la strategia approvata dalla Regione, tutte le opere comprese nel Piano triennale sono tasselli di un mosaico più ampio e che contribuiscono a dare sostanza alla visione complessiva delle infrastrutture, in cui anche la singola intervalliva o la bretella che unisce due Comuni sono funzionali a raggiungere un obiettivo più grande: il passaggio da una rete di collegamenti a pettine ad un’altra a maglia, incrementando i flussi di traffico verso le grandi arterie regionali che tagliano da est a ovest le Marche.

L’arretramento infrastrutturale in cui versa la regione è da sempre un freno allo sviluppo economico e turistico dell’intero territorio. Perciò, nell’ottica di un rilancio generale, non solo bisognerà mettere a terra quanto prima questi progetti, ma occorrerà mantenere un cronoprogramma che sia più rispondente possibile alle necessità di crescita e sviluppo del comprensorio regionale. Dunque il Programma triennale delle Opere Pubbliche 2023-25 rappresenta un passo di un percorso più ampio, perché molte opere, per le quali sono state previste in questi giorni le fonti di finanziamento, troveranno spazio nei programmi triennali dei prossimi anni, a partire dal 2024, mentre molte altre saranno realizzate per tramite della Regione dalle società strumentali come Anas o Rfi. E su quest’ultimo fronte si apre un’altra finestra che si affaccia sul rilancio viario-infrastrutturale delle Marche.


Il futuro 


Tra le prime opere che la Regione vorrà inserire nei programmi triennali dei prossimi anni sono state già previste la variante alla SS16 tra Marotta e Fano e la E78 Fano-Grosseto a cui si aggiungerà il completamento della canna esistente della Galleria della Guinza che sta per partire, e le bretelle di collegamento tra la stessa E78 e la SS76 Carpegna-Sant’Angelo in Vado e Fossombrone-Sassoferrato, quindi la pedemontana fino a Cagli. Gli intenti della giunta Acquaroli hanno un profilo certamente ambizioso sul piano di una spinta verso la modernizzazione della viabilità regionale. Una sfida che guarda al futuro delle Marche e che punta ad un upgrade che, senza dubbio, porterebbe sul territorio una serie di benefici a pioggia. Dall’economia al turismo, ad una maggiore appetibilità anche da parte di imprenditori e investitori che potrebbero, finalmente, vedere nelle Marche un territorio di interesse. 
 

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