ANCONA La prima è stata la Liguria. Ora tocca alle Marche. La presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni sabato sarà ad Acqualagna - proprio nel giorno d’inizio della Fiera nazionale del tartufo bianco - insieme al ministro Raffaele Fitto per la firma dell’accordo di Coesione con la nostra regione. Un patto tra Palazzo Chigi e Palazzo Raffaello che porterà nel nostro territorio 330 milioni di euro di risorse Fsc (il Fondo per lo sviluppo e la coesione) a cui se ne aggiungeranno altri 40.
L’annuncio su Facebook
«La firma avverrà ad Acqualagna, città natale di Enrico Mattei - spiega in un post il governatore Francesco Acquaroli -.
Il plafond
La dotazione totale è 34 miliardi di euro per le Regioni e 12 miliardi di euro gestiti dallo Stato. Dei 34 miliardi per le Regioni, l’80% va a quelle del Sud, il 20% a quelle del Centro-Nord. E la quota destinata alle Marche ammonterebbe a 330 milioni (più altri 40). Queste risorse servono a finanziare in particolare le infrastrutture in senso ampio: dalle strade all’edilizia, come quella ospedaliera.
Il finanziamento parallelo
Più nel dettaglio, il fondo Fsc ha carattere pluriennale in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea - quindi 2021/2027 - garantendo l’unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi comunitari. In particolare, l’intervento del Fsc è finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale. Il Fondo viene ripartito con apposite delibere del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica Sviluppo Sostenibile, che lo scorso dicembre ha stanziato 150 milioni di euro per la Guinza.
Il programma
Insomma, una buona notizia per le Marche, che di un bel cambio di passo sulle infrastrutture hanno bisogno da decenni. La premier Meloni e Fitto arriveranno dunque a portare buone notizie sabato. E si godranno anche un po’ della nostra regione. Ad Acqualagna, che inaugura proprio quel giorno la Fiera del tartufo, la presidente del Consiglio potrebbe anche visitare (ma è una questione legata ai tempi, dato che nei due giorni precedenti sarà a Bruxelles e la sua agenda è molto fitta) la casa museo di Enrico Mattei, nativo della città. Fondatore dell’Eni che la premier citò anche il 25 ottobre 2022 nel discorso d’insediamento, parlando di un «piano Mattei per l’Africa». Seguendo le sue orme, la rotta porta nelle Marche.