Roberto Mancini vola in Arabia? Le Marche vanno con lui: «Che assist per il turismo»

Il direttore Atim, Marco Bruschini: "Oppurtunità di intercettare una fascia medio alta grazie anche ai voli di continuità"

Roberto Mancini testimonial della regione Marche
Roberto Mancini testimonial della regione Marche
di Maria Teresa Bianciardi
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Martedì 15 Agosto 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 08:23

ANCONA - C’è una scelta - ancora non ufficializzata dal diretto interessato ma che ha già diviso gli italiani - alla base di quello che, calcisticamente parlando, si potrebbe rivelare uno straordinario assist per le Marche e per il suo turismo. La scelta è quella che ha sconvolto il mondo del calcio nell’antivigilia di Ferragosto, ovvero le dimissioni inappellabili di Roberto Mancini da ct della Nazionale italiana. Al di là dei modi, dei tempi e delle motivazioni che hanno condotto il Mancio a questa decisione, come ha ricordato sul Corriere Adriatico il presidente della Regione Francesco Acquaroli, «Roberto è e resterà testimonial delle Marche». 


Contratto biennale


C’è un contratto da 600mila euro che lega l’ex allenatore della nazionale alla sua terra d’origine fino al 2025 e quando arriverà la conferma del trasloco del campione d’Europa in Arabia Saudita, la sua scelta professionale lo trasformerà in perfetto ambasciatore in un Paese ancora irraggiungibile per il nostro turismo. Parola di Marco Bruschini, direttore Atim (Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche). «Come tutti siamo rimasti sorpresi delle dimissioni di Roberto Mancini, ma come ha sottolineato il governatore, lo abbiamo confermato come testimonial della regione in “quanto campione sportivo di fama internazionale e marchigiano d’origine”. Poi, il fatto che sia stato ct della nazionale e che abbia vinto gli Europei ha ulteriormente rafforzato la correttezza della nostra scelta. E anche adesso - riflette Bruschini - questa sua decisione potrebbe rivelarsi un assist straordinario per le Marche, che ci spalancherebbe le porte verso l’Arabia Saudita, verso un turismo altospendibile che non siamo mai riusciti ad intercettare in pieno». 


L’opportunità araba


Se infatti con gli Emirati Arabi le Marche hanno avuto sempre un legame particolare - dal Marche Endurance Lifestyle all’Expo di Dubai - con l’Arabia Saudita i contatti sono stati sempre molto sfilacciati e questa sarebbe un’opportunità da cogliere al volo. «Sì perché se per accogliere un emiro bisogna avere strutture capaci di ospitare anche tutto l’entourage, parlare alla classe medio alta dell’Arabia Saudita è molto più alla portata delle attività ricettive marchigiane: si tratta di una fascia di potenziali turisti che potrebbero restare affascinati dalla bellezza e dalla molteplicità di eccellenze della nostra regione». 


La ricetta vincente


Il direttore Atim assicura: «In tutte e cinque le province abbiamo strutture di alto livello in grado di accogliere i turisti arabi». Però Bruschini avverte: «Dobbiamo sapere cogliere questa grande opportunità che ci viene offerta e farci trovare preparati». Sul “come” non ha dubbi: «È fondamentale che tutto il settore si adegui al tipo di offerta altospendibile che verrà richiesta. Serve un cambio di marcia da parte di tutti. La Regione e l’Atim stanno facendo la propria parte, anche aumentando i voli internazionali in arrivo e in partenza dall’aeroporto Sanzio. Con i voli di continuità il progetto arabo potrebbe avere un ulteriore impulso. I turisti atterrerebbero a Roma, per poi arrivare in volo fino alle Marche». Insomma: grazie Mancini per esserti dimesso? «Diciamo grazie Mancini, let’s Marche anche in Arabia».
 

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