Le Marche ciclabili, i comuni alluvionati ripartono su due ruote

Le Marche ciclabili, i comuni alluvionati ripartono su due ruote
Le Marche ciclabili, i comuni alluvionati ripartono su due ruote
di Veronique Angeletti
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Domenica 23 Aprile 2023, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 14:14

ANCONA - Ieri, nove Comuni a cavallo tra l’Anconetano e il Pesarese hanno fatto fare nel gergo ciclistico lo “scatto del fagiano” alle Marche. In bici, nove sindaci hanno tagliato il nastro della Ciclo Appenninica Alte Marche (Caam) e regalato al cicloturismo regionale un allungo che fa la differenza. Nel 2022 il settore, in Italia, ha coinvolto 33 milioni di turisti e generato un fatturato di 4 miliardi. Si tratta di un anello lungo 198 chilometri, con un bel dislivello (quasi 3.700 metri), attrezzato da una segnaletica nel rispetto delle linee guida regionali e di 10 innovative ciclostazioni.

I pit stop

Pit stop dove è possibile riparare, custodire e ricaricare le e-bike e che, installati nei borghi, fanno da infopoint.

Un “miracolo laico” tutto da copiare sostiene Enrico Tosi, il coordinatore regionale della Fiab, poiché si collega a tutti i progetti di ciclovie locali anche se la Caam, per l’area interna, rappresenta molto altro. Salvo Acqualagna, Piobbico e Apecchio, i sei altri Comuni, Sassoferrato, Arcevia, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Cantiano, Cagli sono stati martoriati dall’alluvione. «Di fatto - sottolinea il sindaco sentinate Maurizio Greci che ospitava l’inaugurazione - la Caam è la concretizzazione di una collaborazione interistituzionale che prova che è possibile superare debolezze, difficoltà e confini». Dichiarazione che trasforma la ciclovia in un manifesto del piano territoriale di ripresa e resilienza dei comuni montani dopo il 15 settembre.

I percorsi

Presenti il presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, il prefetto Darco Pellos, il consigliere regionale Giacomo Rossi, ospite speciale, il sindaco di Genga Marco Filipponi. La Caam progettata dalla AG Eventi di Alessandro Gualazzi di Urbino e dallo Studio Tecnico Pieri di Cagli è stata studiata per ricollegarsi con la Ciclovia Adriatica (Trieste-S. Maria di Leuca), a nord con la Ciclovia del Metauro (Fano-Borgo Pace) e a sud con la ciclovia del Cesano (Cesano-Serra Sant’Abbondio) ma anche la Ciclovia del Misa (Senigallia-Arcevia) e con la Ciclovia dell’Esino (Falconara Marittima-Esanatoglia). Il che collima con la visione infrastrutturale della giunta Acquaroli. «Creare un sistema - spiega l’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli - in cui vi sia complementarità tra le varie modalità di trasporto, su gomma e ferro, partendo dal triangolo logistico porto, aeroporto e interporto». L’idea strategica è che le ciclovie si integrino con il potenziamento dei collegamenti ferroviari anche in ottica di trasporto pubblico locale come metropolitana di superficie. Come nel progetto dell’anello ferroviario delle Marche che collega su ferro Ascoli Piceno a Urbino, Fano e Pesaro, passando per Civitanova Marche, Macerata e Fabriano.

«Sinergie a servizio di chi usa la bici per spostarsi e avrà il treno per i collegamenti interurbani e, quindi, del cicloturismo». Nel sistema, le ciclovie, attrezzate, interconnesse tra di loro, si sviluppano a pettine lungo le valle e raggiungono la Ciclovia Adriatica. Il tratto Marche lungo 67 km sarà realizzato dalla Regione Marche, capofila, con 27,5 milioni ottenuti dallo Stato. «La sostenibilità - ribadisce Baldelli - significa sì rispetto dell’ambiente, ma anche valorizzazione e sviluppo delle risorse economiche e sociali delle nostre comunità. Principi a cui stiamo dando concretezza, mettendo a terra quello che, prima, era solo sulla carta. Mi riferisco alla Ciclovia del Metauro, del Foglia (consegnati i lavori tra Montecchio di Vallefoglia e Borgo Massano a Montecalvo in Foglia); ai ponti ciclopedonali sul Cesano, sul Chienti (in corso le operazioni di bonifica dei siti); al primo stralcio funzionale a Jesi della Ciclovia dell’Esino. Ma anche all’affidamento dei lavori per la ciclo pedonale dal Tronto al Parco Naturale della Sentina,(1,5 mln) ed è in fase di approvazione (3,5 milioni) il progetto definitivo del ponte che collegherà Marche all’Abruzzo». Sono anche allo studio percorsi ciclabili con “I Borghi più belli d’Italia”.

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