Secondo la magistratura italiana la loro morte non sarebbe un danno collaterale del conflitto all'epoca in atto in quel paese, ma un atto premeditato. Negli ultimi mesi la Procura di Pavia e i Ros di Milano avrebbero acquisito materiale e documentazione inedita su quei fatti e sentito il fotografo superstite, il francese William Roguelon. La magistratura pavese si appresterebbe a presentare una richiesta di rogatoria verso l'Ucraina, che segue altre presentate in passato senza esito.
Le indagini avrebbero punti di contatto con quelle condotte dai Ros di Ancona sul traffico d'armi messo in piedi dall'ascolano, detenuto da un anno in un carcere della Libia per traffico internazionale d'armi.
Per lo stesso reato l'uomo è indagato dalla Procura di Ascoli insieme a un egiziano e due libici; nei suoi confronti è stata avanzata richiesta di estradizione. L'uomo risulta estraneo ai fatti riguardanti la morte di Rocchelli e Mironov, ma in provincia di Macerata, secondo i Ros di Ancona, che indagano con i colleghi di Milano, potrebbe aver avuto, anche inconsapevolmente, contatti con soggetti coinvolti nella morte del fotografo.