L’influenza australiana è in anticipo e ha già contagiato 31mila marchigiani: la fascia più colpita è quella pediatrica

L’influenza australiana è in anticipo e ha già contagiato 31mila marchigiani: la fascia più colpita è quella pediatrica
L’influenza australiana è in anticipo e ha già contagiato 31mila marchigiani: la fascia più colpita è quella pediatrica
di Lorenzo Sconocchini
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Lunedì 28 Novembre 2022, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 15:28

L’influenza australiana marcia in anticipo di almeno un mese e mezzo e ha già contagiato due marchigiani su 100, con picchi nella fascia pediatrica fino a 4 anni. Stiamo superando la fase di bassa intensità, anche se nell’ultimo aggiornamento la soglia non era stata ancora oltrepassata, e la diffusione virale procede con un’incidenza definita «in rapida crescita».

Sono i dati che emergono dall’ultimo report sulla stagione influenzale ‘22-23 stilato pochi giorni fa dall’Ars, Agenzia regionale sanitaria. Un’analisi basata sulle stime di incidenza della rete Influnet, formata da 73 “sentinelle sanitarie”, medici di famiglia e pediatri attivi in tutte le Marche, che monitorano attraverso i loro pazienti l’andamento del virus H3N2, ribattezzato “australiana” perché come succede ogni anno, considerato l’inverno anticipato, arriva dall’altro emisfero. 


Paziente-0 a Torrette


Nelle Marche il primo caso di influenza stagionale era già stato intercettato alla fine di settembre dal Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, su un malato ricoverato a Torrette. Da quel paziente zero a oggi, secondo le proiezioni basate su casi reali accertati dai medici-sentinella tra i loro assistiti, sono stimati 31.151 contagi già avvenuti nelle Marche dall’inizio della rilevazione Influnet, più del 2% della popolazione. Il calcolo è il risultato di un’analisi statistica. La segnalazione settimanale dei casi di sospetta influenza riscontrata negli ambulatori sentinella fornisce dati che, rapportati al numero di assistiti, consentono una stima di quanto l’influenza sia diffusa nell’intera popolazione regionale.
E in questa fase la diffusione del virus H3N2 è in rapido aumento, nonostante una campagna anti-influenzale avviata dalla Regione Marche già dal 18 ottobre, con 374.000 dosi di vaccino a disposizione e una rete formata da medici di famiglia e 40 farmacie convenzionate. 


Nella settimana dal 7 al 13 novembre scorsi, l’ultima analizzata nel report elaborato dall’Ars, la curva epidemica influenzale regionale resta collocata nella soglia epidemica di intensità bassa, ma con incidenza in rapido aumento. «I casi stimati di sindrome influenzale risultano aumentati rispetto alla settimana precedente - si legge nel report - raggiungendo il valore di 13.557».

Nella seconda settimana di novembre (la numero 45 dell’anno) c’è stata dunque una brusca accelerazione della diffusione virale, con un’incidenza di nuovi casi stimati salita a 9,1 casi per 1.000 assistiti. La soglia epidemica in cui si passa da bassa a media intensità è fissata dall’Istituto superiore di Sanità a 10 ed è scontato che già adesso sia stata superata, come emergerà dal prossimo report. Già nella settimana 7-13 novembre l’incidenza di casi delle Marche (9.1) era superiore alla media nazionale (6,57 ogni 1.000 assistiti ) e la nostra regione risulta tra quelle dove attualmente si stima una maggiore incidenza di casi, anche se altre, come Lombardia e Umbria, avevano già superato a metà novembre la soglia di intensità bassa.


L’effetto mascherine


Rispetto alle precedenti curve epidemiche regionali, non solo a quelle degli ultimi due anni depresse dall’effetto Covid (tra prevalenza del virus Sars-Cov-2, lockdown e mascherine) l’andamento epidemico attuale di H3N2 mostra valori nettamente superiori a quelli registrati in precedenza nello stesso periodo, in linea con un trend che si registra a livello nazionale. Nel confronto con le curve influenzali nelle Marche degli ultimi dieci anni, soltanto nel 2009 a metà novembre (45esima settimana) si era registrata un’incidenza settimanale di casi superiore a quella attuale (era intorno al 25, con un picco eccezionale) mentre in tutte le altre annate l’incidenza di nuovi casi in questo periodo era intorno a 2 per 1.000 abitanti.

Per arrivare ai livelli di circolazione virale di adesso (9.1) negli anni scorsi (a parte il già citato 2009) bisognava aspettare le settimane tra Natale e Capodanno. La curva influenzale di quest’anno marcia dunque con 6-7 settimane di anticipo sulla media e attualmente la fascia d’età più colpita, come nel resto d’Italia, è quella infantile 0-4 anni, che nelle Marche nella settimana 7-13 novembre ha registrato una stima di 27 casi ogni 1.000 pazienti assistiti dai pediatri. Alta anche l’incidenza settimanale tra i bambini da 5 a 14 anni (12,6 casi su mille) mentre per gli over 64 siamo ancora sotto i tre casi ogni mille.

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