Marche, chiuse le scuole superiori. Dad anche in seconda e terza media per due province su cinque. Ecco fino a quando vale l'ordinanza

Marche, chiuse le superiori. Dad in seconda e terza media per due province su cinque. Sarà così sino al 6 marzo
Marche, chiuse le superiori. Dad in seconda e terza media per due province su cinque. Sarà così sino al 6 marzo
di Maria Teresa Bianciardi
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 08:41

ANCONA  - Da domani a venerdì 5 marzo torna la Dad al 100%. Nella giornata di oggi il governatore Francesco Acquaroli firmerà l’ordinanza con cui torna a chiudere le scuole superiori in tutte le Marche con una stretta maggiore nelle province di Ancona e di Macerata dove i contagi all’interno delle classi hanno preso una piega preoccupante. In questi due territori, oltre alle scuole superiori entrano in Dad al 100% anche i ragazzi che frequentano la seconda e la terza media, mentre gli studenti della prima media continueranno a frequentare normalmente. 

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«Dobbiamo mettere in campo le misure necessarie a fronteggiare il periodo che stiamo vivendo», ha commentato il presidente della Regione.

E a fare paura sono le varianti del Covid, quella inglese in particolare, che si insinua tra i giovani i quali diventano un volano di contagio impressionante. Attualmente in tutte le Marche sono 333 le classi in quarantena, che rappresentano il 3,19% delle 10.492 tenute sotto stretto controllo. Ma sono quasi 6.500 i giovani in isolamento e di questi più di 3.400 sono studenti della provincia di Ancona.

Dati allarmanti, approfonditi nel corso di una riunione del tavolo di confronto convocato dall’Ufficio scolastico regionale, cui hanno partecipato anche l’assessore regionale Saltamartini e i rappresentanti di Upi e Anci. E dall’incontro è scaturita la decisione di emanare l’ordinanza che verrà firmata proprio in queste ore. La decisione di tornare alla didattica a distanza negli istituti superiori – ed anche alle medie nella provincia di Ancona – è stata condivisa dal tavolo tecnico che comprende, tra gli altri, l’Ufficio scolastico regionale, l’Anci, l’Upi, la Regione, i sindacati di settore ed i rappresentanti di docenti, famiglie e studenti, riuniti ieri in un summit durato circa due ore.

Per Palazzo Raffaello c’erano l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ed il dirigente del servizio Istruzione Rocchi, in sostituzione della titolare della delega Giorgia Latini, impegnata a Roma. «Nell’ultimo periodo ho toccato con mano la velocità e la violenza con cui si diffonde il virus – osserva Paola Martano, segretaria regionale Snals Confsal e docente all’istituto alberghiero di Loreto –: non siamo nella stessa situazione in cui ci trovavamo qualche mese fa. Per Ancona, avrei preferito un periodo di fermo anche per le scuole primarie e dell’infanzia, ma i dato che ci hanno illustrato dicono che in quelle fasce d’età il Covid corre meno velocemente».

Il direttore dell’Usr, Marco Ugo Filisetti, ha osservato come «si sia constatato un aumento delle classi in quarantena negli ultimi giorni. In particolare, l’autorità sanitaria ha sottolineato che questo incremento ha toccato, nella provincia di Ancona, soprattutto la fascia di età tra gli 11 ed i 18 anni, mentre nel resto del territorio regionale, tra i 14 ed i 18. Di qui, l’orientamento della Regione di sospendere la didattica in presenza per le superiori in tutte le province, mentre solo in quella di Ancona anche per le medie». Sul fronte vaccini invece, l’ufficio scolastico regionale ha fatto sapere che da lunedì primo marzo prenderà avvio nelle Marche la profilassi con il vaccino AstraZeneca «per il personale della scuola che riguarda tutte le figure professionali della scuola senza limiti né di età né di residenza». L’ordinanza alla firma del governatore Acquaroli durerà fino a venerdì 5 marzo (e non fino a sabato 6 come detto in un primo momento, ndr), giorno in cui scade l’ultimo Dpcm a firma dell’ex premier Conte.

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