ANCONA - «Un anno di fallimenti della Giunta Acquaroli». Il titolo scelto dal Partito Democratico marchigiano per la tradizionale conferenza di fine anno è già tutto un programma. Ieri mattina, al terzo piano di Palazzo delle Marche, c’erano i volti di spicco del partito, dal capogruppo Maurizio Mangialardi - con tanto di gruppo completo al seguito - alla segretaria Chantal Bomprezzi. Alla fine parleranno per 90 minuti ma il giudizio di sintesi sull’operato della presidenza Acquaroli sta proprio in quelle sette parole stampate sulla prima pagina della cartella stampa. I nodi fondamentali sono due: sanità e infrastrutture. A partire dal neo sottosegretario alla Salute Aldo Salvi, accasatosi in giunta soltanto qualche giorno fa. «Finalmente è stata assunta la badante dell’assessore Saltamartini», fa sarcastica la consigliera Emanuela Bora.
Per Romano Carancini si tratta «dell’ultimo tassello di un profondo giudizio negativo sull’operato in tema sanità che ha preso le mosse addirittura dal partito di appartenenza dell’assessore, la Lega, che ne ha chiesto per settimane la sostituzione». Un punto, almeno quello, su cui maggioranza e opposizione sembrano tendersi la mano.
Le liste d’attesa
Micaela Vitri puntella alcuni concetti: «la Giunta non è riuscita a spendere nemmeno la metà dei circa 12 milioni di euro disponibili per la riduzione delle liste d’attesa». E attacca: «il recupero dei ricoveri è al 32% a fronte di una previsione del 75%».
L’urbanistica
Non si salva neppure la nuova Legge urbanistica. «L’hanno pubblicata in 32 pagine con oltre 50 pagine di note» fa notare Anna Casini. «Vuol dire che la legge non è chiara e già le Province ed i Comuni hanno chiesto chiarimenti». Per il 2024, inoltre, si preannuncia battaglia. «Il 16 gennaio sarà discusso in Consiglio regionale il Piano Triennale per le Politiche del Lavoro» ricorda Antonio Mastrovincenzo. «Abbiamo già annunciato numerosi emendamenti» aggiunge, riscrivendo un copione già visto coi 400 emendamenti alla Legge urbanistica.